De Angelis e Superbike, atto 2°: Alex in Kawasaki per crescere
Questo perché sul bagnato più che la condizione fisica conta il manico e quello Alex l'ha sempre avuto. Lo sa bene Lucio Pedercini, team manager dell'omonima squadra satellite della Kawasaki che a dicembre l'ha messo sotto contratto. Alex cercava un team competitivo, Pedercini voleva un pilota all'altezza di una buona moto che nel 2016 ha dovuto alternare – per vicessitudini varie – ben sei piloti, mettendoli sempre nelle condizioni di far bene. I due si sono osservati per tutta la stagione e si sono piaciuti: inevitabile il matrimonio, col “sì” arrivato dopo un incontro all'uscita dell'autostrada.
De Angelis arriva in una squadra che ha poco da invidiare a quella ufficiale di Tom Sykes e del due volte di fila campione iridato Jonathan Rea. Rispetto all'anno scorso conosce la categoria, si è preparato non dal fisioterapista ma in pista e avrà a disposizione tre test in più: le premesse, dunque, sono buone, e l'obiettivo, parole sue, è quello di stare il più possibile tra i primi 10.
Alla presentazione veronese ha finalmente conosciuto team e moto, ora non resta che approfondire il rapporto nei prossimi test, il primo dei quali fissato tra qualche giorno ad Almeria. E poi via con l'Australia e la sua amata Phillip Island, dove il 26 febbraio partirà il Mondiale. Che quest'anno vedrà i primi 9 di Gara1 ribaltarsi per la griglia di partenza in Gara 2, che per un team come quello di De Angelis è un'ottima cosa.
RM