Nella “bolla” di Berlino – sede di tutte e 6 le tappe post lockdown della Formula E – in un colpo solo arrivano due prime volte. Una decisamente storica, con Maximilian Gunther che s'impone col gap più risicato di sempre, spuntandola su Robin Feijns per appena 0”1. L'altra invece è l'interruzione del dominio di Felix Da Costa, mai battuto dopo la ripresa e stavolta solo 4°, dietro anche a Vergne. Dominio cominciato a Marrakech sulla soglia della pandemia e proseguito nelle prime due tappe tedesche, uno strappo che, di fatto, gli ha consegnato il Mondiale. Con Vandoorne ritirato e Di Grassi ed Evans soltanto 8° e 9°, il nuovo primo inseguitore è proprio Gunther, staccato di 68 punti, gap quasi incolmabile alla luce delle tre prove rimaste.
Nella Berlino 3 Gunther si vede subito scalzato da D'Ambrosio ma al secondo giro s'è già ripreso la posizione. Da lì parte la caccia al poleman Vergne, che imposta l'attack mode per prendere il largo e invece dade vittima di un malfunzionamento al paddle del re-gen, costatogli un eccessivo consumo di energia. Gunther ringrazia, lo affianca in uscita dell'ultima curva del 30° giro e lo passa alla prima staccata del successivo. Vergne regge il duello per un po' e poi cede di botto, vedendosi infilare anche dal rimontante Frjins. L'olandese ha più batteria di tutti e nell'ultimo giro arriva a insidiare anche Gunther, che però tiene sia nella curva 9 che nella 10 e la spunta con lo scartino da record. Dietro il terzetto da podio Da Costa fa il ragioniere e si accontenta di portare a casa punti preziosi in ottica titolo, per festeggiare il quale, ormai, manca davvero poco.