La pioggia arriva per metà giro o poco più ma scombina tutte le carte al Gran Premio di San Marino e della Riviera di Rimini. È una gara “pazza” che rivoluziona nuovamente la lotta mondiale e che premia un pilota che in queste condizioni si esalta. Secondo successo consecutivo per Marc Marquez che, dopo aver dominato ad Aragon, vince anche sul tracciato romagnolo. Lo spagnolo parte 9º ma approfitta del momento giusto per mettersi in testa e poi prendere il largo.
E se il 93 del team Gresini - oggi in livrea biancoblu per ricordare Fausto e i titoli degli anni ‘80 - è il protagonista nel bene della domenica, Jorge Martin è sicuramente il protagonista nel male. Il leader del mondiale sbaglia la strategia e, appena scende la pioggia, entra ai box per cambiare la moto. Solo che un minuto dopo smette e Martin, ormai lontanissimo, è costretto a cambiarla una seconda volta venendo addirittura doppiato.
E così a festeggiare è Pecco Bagnaia. Un altro secondo posto per il campione del mondo in carica dopo quello della Sprint, ma che ha tutto un altro sapore. L’alfiere Ducati gestisce e porta a casa 20 punti preziosissimi in ottica classifica generale, dopo il patatrac di Aragon. Ora Martin comanda a quota 312 ma Bagnaia recupera 19 punti e si trova a -7, tutto riaperto quindi. La Ducati ufficiale chiude un gran pomeriggio con il terzo posto di Enea Bastianini nella gara di casa.
Capitolo categorie inferiori. Il viale che porta a Misano è in memoria di Daijiro Kato, e il Giappone torna in vetta ad un mondiale. In quello di Moto2, grazie ad Ai Ogura che fa il doppio colpo: vittoria e primo posto in classifica. Approfittando di un Sergio Garcia in difficoltà - partito 24º e solo 12º al traguardo - il compagno di squadra si prende 25 punti dopo una gara condotta alla perfezione. Prima l’attesa, poi il sorpasso ai danni di Aron Canet e infine la fuga. Lo spagnolo è secondo, davanti a Tony Arbolino che - scattato dalla pole position - si deve accontentare del gradino più basso del podio.
Come al solito la Moto3 regala spettacolo e pathos fino agli ultimi metri. Ma la vittoria centrata da Angel Piqueras - la prima in carriera - ha del clamoroso: lo spagnolo ha un gran spunto in avvio ma viene penalizzato per falsa partenza con un doppio long lap penalty. Stessa sorte per Luca Lunetta che rimonterà ma solo fino alla nona posizione, comunque il migliore degli italiani. Piqueras invece non si accontenta e, sorpasso dopo sorpasso, si riporta nel gruppo di testa. All’ultimo giro è davanti a tutti e completa l’impresa: successo al fotofinish, 35 millesimi sul connazionale Holgado. A completare un podio interamente spagnolo Ortola, a lungo in testa alla gara. Solo settimo il colombiano David Alonso, che mantiene saldamente la vetta a +70 su Holgado.