Maltempo e strategie frullano su Houston e la Indycar scopre un nome nuovo. E' quello dell'esordiente, un rookie per dirla all'americano, Carlo Huertas. Arriva dal World Series by Renault fa lo scherzo a un mostro sacro come Juan Pablo Montoya e poi con Carlo Munoz terzo firma un altro record. Un inedito e forse irripetibile podio tutto colombiano. Strategie si diceva. Vincenti quelle di Huertas, 39 giri (gli ultimi) senza una sosta che invece ha penalizzato chi l'aveva prevista a causa di una pioggerellina che ha trasformato la pista in un lenzuola saponato sul quale il Gran Premio è presto diventato una gara ad eliminazione. A farne le spese anche Luca Filippi, brillante quarto in qualifica dopo un anno con poche gara all'attivo e finito mestamente contro uno dei tanti muretti del tracciato cittadino del Texas. L'italiano apre un lungo bollettino di guerra che comprende gran parte del gruppo. Graham Rahal ha tamponato Kanaan, Briscoe e Saavedra si sono ostacolati ben oltre il limite da regolamento ed entrambi sono finiti sanzionati dalla giuria. Incidente per Takumo Sato, errori per Mike Conway e Will Power.
r.c.
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