Sacro e profano, uniti insieme, indissolubilmente, da pochi metri di asfalto. Alzi la mano chi può dire di riuscire ad avvicinare questi due mondi che si sfiorano tangenzialmente ma non si intersecano quasi mai. Una dote che appartiene ai giovani di oggi, con il loro fare dissacrante e coinvolgente, ai limiti del garbato miserere e che spesso strappa sorrisi e compiacenza. Una qualità non comune, dicevamo. E anche in questo Marco è riuscito: l'8 dicembre – data non casuale, che riprende fin dove il calendario consente il suo numero in pista – è la data in cui è stato inaugurato il museo a lui dedicato, “La storia del Sic”, all'interno del Palazzo della Cultura. Una galleria con tutti i ricordi più belli di Marco, condivisi dalla sua straordinaria famiglia da chi gli ha voluto bene e vorrebbe conoscerlo meglio. A dimostrazione della grande sensibilità e generosità di papà Paolo e mamma Rossella, che “hanno svuotato casa” per rendere tangibile il ricordo di Marco. Un gesto forte, deciso: nel dolore, si sa, è più semplice chiudersi in sé stessi e custodire gelosamente ogni ricordo. Paolo e Rossella, ancora una volta, ci insegnano che si può guardare più in là.
E poco oltre il teatro, più vicino al sacro per intenderci, è stato innalzato un monumento alla sua memoria: “Il podio del Sic”. Non una scultura ciclopica o sfarzosa, ma semplice, pulita, genuina. Trasparente. Difficilmente si poteva scegliere un accostamento migliore per ricordare Marco, che come sottolinea il sindaco Domenica Spinelli: “Ha portato Coriano nel mondo e il mondo a Coriano”. Il suo monumento celebrativo recita una frase che lui stesso ha detto: “Mi piacerebbe essere ricordato come uno che in gara sapeva emozionare”. Togli pure il condizionale, Sic. Ieri come oggi sai emozionare, come solo i grandi sanno fare.
Luca Pelliccioni
E poco oltre il teatro, più vicino al sacro per intenderci, è stato innalzato un monumento alla sua memoria: “Il podio del Sic”. Non una scultura ciclopica o sfarzosa, ma semplice, pulita, genuina. Trasparente. Difficilmente si poteva scegliere un accostamento migliore per ricordare Marco, che come sottolinea il sindaco Domenica Spinelli: “Ha portato Coriano nel mondo e il mondo a Coriano”. Il suo monumento celebrativo recita una frase che lui stesso ha detto: “Mi piacerebbe essere ricordato come uno che in gara sapeva emozionare”. Togli pure il condizionale, Sic. Ieri come oggi sai emozionare, come solo i grandi sanno fare.
Luca Pelliccioni
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