Indianapolis dice Pedrosa
Via libera a Pedrosa. Nelle retrovie intanto Stoner, con una caviglia fratturata, risale la china fino ad incalzare Dovizioso per il gradino più basso del podio. Lorenzo nel limbo con 10’’ sui due e Dani Pedrosa in fuga con quasi 3’’ di vantaggio sul connazionale..
Valentino Rossi, intanto, gira in 7° posizione al netto delle assenze di Hayden e Spies. Non si siede sugli allori invece il leader catalano, che stacca giri record con nonchalance, rischiando di abbattere il muro dell’1’39’’.
Con la coppia ispanica ormai sicura dei primi posti e le altre posizioni piuttosto definite, la sfida si gioca sull’ultimo gradino del podio: Dovizioso prende la scia a Stoner e stacca l’australiano che sembra accusare qualche affanno dovuto alla caviglia malandata.
Da lì in poi non cambia nulla: Pedrosa festeggia, Lorenzo mantiene la leadership mondiale e Dovizioso può saltellare sul podio. Nota stonata? Ancora la Ducati: con la tegola Hayden i riflettori della scuderia di Borgo Panigale sono puntati sul dottore, che chiude con quasi un minuto di ritardo. Cose da Vuelta.
Anche in Moto2 si parla catalano: Marc Marquez è sempre più il leader di un mondiale che sembra già assegnato, tanto che per l’anno prossimo già lo attendono in MotoGP con una Honda su misura. Il numero 93 stacca il connazionale Espargaro di 5”, oltre che di quasi 40 punti in classifica.
Completamente da dimenticare il GP di Indianapolis per De Angelis: dopo la caduta in qualifica, il sammarinese è stato centrato in pieno da Simeon a 9 giri dal termine, quando era in 12° posizione.
Costretto al ritiro, il biancazzurro pensa già al prossimo appuntamento europeo: domenica prossima scatta il semaforo di Brno.
Luca Pelliccioni