Motocross, Cairoli campione del mondo: in Olanda basta un 2° posto in Gara 1
Lo stesso non può dirsi nel mondo delle ruote chiodate, nel quale solo il dieci volte campione belga Stefan Everts può vantare più titoli di lui. L'asso della KTM torna a trionfare dopo due anni di astinenza, un'eternità per uno che, tra 2009 e 2014, non aveva conosciuto rivali. Poi qualche problema fisico di troppo ed eccolo cedere il passo a Romain Febvre e Tim Gajser, come lui capaci di imporsi nella classe regina da debuttanti. La stessa cosa che ha provato a fare Jeffrey Herlings, nel 2016 campione della MX2 e quest'anno ultimo ad arrendersi alla cavalcata di Cairoli in MX1. Il messinese per tutta risposta gli vince il mondiale in casa e senza nemmeno aspettare la seconda manche.
Gli basterebbe un 16° posto per festeggiare, invece Tony fa le cose in grande e vola subito in testa. Lì per lì Herlings arranca nelle retrovie, poi però si prende almeno l'onore delle armi: a metà round è già addosso a Cairoli, lo passa e va a vincere la manche, chiusa davanti al nuovo campione iridato e a Anstie. Segue un'ormai inutile gara 2, nella quale Herlings regola Nagl e Febvre, concede il bis e si consola vincendo il gran premio. Cairoli invece è sesto nella seconda manche, ma poco importa: il 9° titolo è finalmente realtà, e la caccia al record di Everts - già eguagliato per quel che riguarda i successi nella classe regina - può avere inizio.
RM