Partenza il 2 gennaio da Asuncion, in Paraguay, arrivo il 14 a Buenos Aires, in Argentina.
Sarà la Dakar più dura di sempre - ha commentato il direttore sportivo Marc Coma - ed in effetti basta guardare le caratteristiche del raid sudamericano, per condividere le parole dell'ex pilota spagnolo.
Oltre 9000 chilometri, suddivisi in 12 tappe e su ogni tipo di superficie, sabbia, rocce, fango e sopratutto dune ma anche pioggia, vento e forse neve.
La Dakar 2017 metterà a dura prova la resistenza dei piloti.
I concorrenti partiranno con un clima tropicale, quello del Paraguay, e con il
termometro intorno ai 40° gradi, prima di confrontarsi pochi giorni dopo, con temperature sotto lo zero sull’altopiano boliviano.
Lo sbalzo termico sarà principalmente dovuto al cambio di altitudine, partendo dal livello del mare per poi raggiungere i quasi 5000 metri di quota.
E sarà probabilmente l'altitudine, la chiave della nuova Dakar.
I concorrenti resteranno per un intera settimana oltre i 3500 metri, con sei prove
speciali di oltre 400 chilometri ciascuna.
Tra le moto, il favorito resta l' australiano Toby Price con la KTM.
Nella categoria auto, lo squadrone Peugeot è rimasto intatto, con Peterhansel, Sebastian Loeb, Carlos Sainz e Cyril Despres,
Le insidie maggiori arriveranno dalla Toyota, al via con Nasser Al Attiyah, Nani Roma e De Villiers mentre le Mini tenteranno di aggiungere il quinto trofeo
alla loro bacheca con Mikko Hirvonen, 4° lo scorso anno al debutto e
sopratutto l'argentino Orlando Terranova.
Sarà la Dakar più dura di sempre - ha commentato il direttore sportivo Marc Coma - ed in effetti basta guardare le caratteristiche del raid sudamericano, per condividere le parole dell'ex pilota spagnolo.
Oltre 9000 chilometri, suddivisi in 12 tappe e su ogni tipo di superficie, sabbia, rocce, fango e sopratutto dune ma anche pioggia, vento e forse neve.
La Dakar 2017 metterà a dura prova la resistenza dei piloti.
I concorrenti partiranno con un clima tropicale, quello del Paraguay, e con il
termometro intorno ai 40° gradi, prima di confrontarsi pochi giorni dopo, con temperature sotto lo zero sull’altopiano boliviano.
Lo sbalzo termico sarà principalmente dovuto al cambio di altitudine, partendo dal livello del mare per poi raggiungere i quasi 5000 metri di quota.
E sarà probabilmente l'altitudine, la chiave della nuova Dakar.
I concorrenti resteranno per un intera settimana oltre i 3500 metri, con sei prove
speciali di oltre 400 chilometri ciascuna.
Tra le moto, il favorito resta l' australiano Toby Price con la KTM.
Nella categoria auto, lo squadrone Peugeot è rimasto intatto, con Peterhansel, Sebastian Loeb, Carlos Sainz e Cyril Despres,
Le insidie maggiori arriveranno dalla Toyota, al via con Nasser Al Attiyah, Nani Roma e De Villiers mentre le Mini tenteranno di aggiungere il quinto trofeo
alla loro bacheca con Mikko Hirvonen, 4° lo scorso anno al debutto e
sopratutto l'argentino Orlando Terranova.
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