Sainz vola verso la 4ª Dakar, nelle moto è lotta a due
Dopo la massacrante tappa Marathon da 48 ore che – come prevedibile – ha stravolto le classifiche della Dakar, oggi la carovana può godere di un meritato giorno di riposo. Si ripartirà domenica con un altro super stage, quello da 873km – di cui 483 cronometrati – che partirà dalla capitale Riyadh per arrivare ad Al Duwadimi. Rispetto agli scorsi anni, le generali di auto e moto sono già spaccate. Soprattutto la prima: il ritiro del leader Yazeed Al-Rajhi ha spalancato la strada alla quarta affermazione nella Dakar per Carlos Sainz, già 2 volte campione del mondo WRC. Lo spagnolo, pur non avendo ancora vinto una tappa, si è dimostrato il più costante e soprattutto quello che ha commesso meno errori tra le molteplici insidie del deserto arabo. E così l'alfiere Audi ha costruito un vantaggio sostanzioso: oltre 20 minuti sul compagno di squadra Mattias Ekstrom e più di 29 su Sebastien Loeb, che si è tolto la soddisfazione di portare a casa la Marathon. Oltre all'harakiri di Al-Rahji, può dire addio ai sogni di uno storico tris anche Nasser Al-Attiyah.
Distacchi più contenuti invece nelle moto, anche se si preannuncia – salvo colpi di scena – una lotta a due. Proprio come Sainz, anche Ricky Brabec è in vetta senza successi ma i secondi di vantaggio su Ross Branch sono solo 51. Vien da sé che sarà un duello entusiasmante, quando mancano ancora 6 stage alla fine di questa Dakar. A debita distanza – 9'21'', per l'esattezza – è pronto ad approfittare di possibili errori il francese Adrien Van Beveren, che ha rialzato la testa dopo il successo nell'ultima tappa. Difficile, se non impossibile, la conferma di Kevin Benavides vincitore lo scorso anno: sono oltre 28 i minuti di ritardo dal leader.
[Banner_Google_ADS]