Bocce, piovono medaglie: Paoletti-Ciucci vincono l'oro, argento per Dall'Olmo-Frisoni
Attorno a quel podio, mentre suona l'inno, c'è mezza squadra. Chi ha potuto al netto di gare e allenamenti ha fatto venir buio col rischio che chiuda la mensa. Le bocce ai Giochi hanno anche il potere di far saltare i pasti. Di fame non si muore, di emozioni si vive. Sul podio c'è un'altra bella storia: Stella Paoletti ed Anna Maria Ciucci sono generazioni a confronto, potrebbero forse litigare sull'orario in cui rientrare la sera. Invece lo sport le mette insieme, alla pari. Si sostengono e fanno la migliore coppia del Mediterraneo. Quella da medaglia d'oro. Stella ha la forza mentale di una veterana, la finale che gioca Anna fa pensare ad un gioco di calamite tra boccia e pallino. Una roba che non esiste in natura. La coppia italiana Morelli-Treccani è travolta da una differenza conclamata e un punteggio quasi irriverente. San Marino 12, Italia 3: letta così, la serata è ancora più bella.
Non che il pomeriggio fosse andato molto peggio. Appena prima dell'oro c'è infatti l'argento di coppia maschile. Jacopo Frisoni ed Enrico Dall'Olmo hanno tenuto in campo un'ora la squadra italiana e dato una grande lezione al mondo dei furbi. Su una boccia contestata, di quelle che poteva anche far girare la partita, Jacopo ha ammesso di aver toccato la sponda. I campioni fanno così e le medaglie, tante, le contano solo a fine carriera. L'argento di oggi è bello e sfortunato. Perché due carambole hanno detto male e se lo sport è dare e avere, oggi Frisoni e Dall'Olmo hanno dato. L'ora di gioco ferma le bocce sul 10-7 per Visconti/Di Nicola. Dall'Olmo, che in precedenza ha vinto anche il bronzo nell'individuale, prova a convincersi che va bene anche così. Frisoni voleva superare il padre Giuseppe, pure lui fu argento al Mediterraneo. Tutti e due hanno idee e l'età giusta per riprovarci a Taranto 2026.
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