Il Comitato italiano paralimpico riconosciuto ente pubblico
Commissione Affari costituzionali venerdì 31 luglio scorso. Adesso, perché l’iter sia definitivamente compiuto, occorrerà attendere i necessari decreti attuativi che daranno sostanza e piena operatività al riconoscimento. “Esprimo tutta la mia soddisfazione per un momento epocale – ha detto Luca Pancalli appena appresa la notizia -, sognato da molti anni, rincorso con impegno e tenacia quotidiani: il riconoscimento del Cip quale ente pubblico non è un passaggio solo formale, ma un atto politico sostanziale, di cui ringrazio sentitamente il Parlamento e il Governo. E’ stata riconosciuta la dignità di un movimento che opera a vantaggio della collettività, che svolge una funzione di servizio sociale”. Ha proseguito: “Oggi non si chiude un percorso, se ne apre uno: grazie a questa nuova veste giuridica, che ci equipara di fatto al Coni, sarà più agevole ed efficace l’interlocuzione del Cip con pezzi dello Stato attivi nel comparto socio-sanitario e con la scuola, per dare impulso sull’intero territorio nazionale a progetti di promozione e avviamento alla pratica sportiva delle persone con disabilità. Senza dimenticare l’attività strettamente agonistica e le azioni a supporto degli atleti top level interessati dalla partecipazione ai Giochi paralimpici, in primis, e alle maggiori competizioni internazionali, ed il sostegno a tutte le Federazioni sportive e discipline associate, gli enti di promozione e le associazioni benemerite riconosciute dal Cip”. In conclusione, plaude ad una vera e propria svolta culturale del Paese, sancita da questo riconoscimento: “Da oggi, quello che era il sogno visionario del movimento paralimpico, quello della piena integrazione attraverso lo sport e delle pari opportunità per tutti i disabili, diventa presa di coscienza e istanza pubblica, un’assunzione di responsabilità collettiva”.