Più che una semifinale, uno spettacolo. A cominciare dal pubblico che soffia e ribolle, da un'aria irrespirabile e scenari apocalittici all'orizzonte. Poi arriva Myles Amine Mularoni, tirato, carico, sereno. E forse queste cose non le vede neanche. Danza sul tatami come fosse in teatro, la sua è un'esibizione di classe, eleganza e forza fisica. Gli algerini, gentile pubblico non pagante, si arrendono dopo qualche fischio a ciò che sono costretti a subire. Una lezione di tecnica all'impronunciabile Benferdjalla, una superiorità che infatti sfocia sul 10-0 nella “manifesta”. E questa sera la finale più attesa. Quella contro il turco Osman Hajdari, sulla carta sono i due migliori lottatori della categoria 86 kg. Ma tra una gara e l'altra il Mediterraneo guarda avanti. A Taranto2026, prossima edizione presentata ufficialmente a Casa Italia. “Pronti ed efficaci -dice il Presidente Davide Tizzano- per un'edizione da ricordare”. Una grande occasione per la città dei due mari, mediterranea per eccellenza, per creare qualcosa che vada oltre l'evento sportivo. “Saremo orgogliosi -ha chiuso il Direttore Generale del Comitato Organizzatore Elio Sannicandro- di lasciare in eredità impianti nuovi per una città più moderna”.