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Felicità e soddisfazione della Federazione Judo Sammarinese

11 giu 2017
Felicità e soddisfazione della Federazione Judo Sammarinese
Jessica Zannoni ha perso al golden score il primo incontro contro la più forte della pool dei -78kg, una che ha vinto tutti e 3 gli incontri a disposizione. Jessica ha anche avuto l’occasione per il colpaccio appena poco prima del punto decisivo messo a segno dalla terribile islandese. Successivamente Jessica vince nettamente con l’atleta del Liecthentesin e quando sembra concludere allo stesso modo con la ragazza di Lussemburgo, forse per una sopraggiunta stanchezza fisica, prima subisce il pareggio e infine, per sfuggire ad una tecnica dell’avversaria, viene colta in una uscita in ponte alquanto dubbia; nel Judo gli arbitri sono molto severi sui comportamenti giudicati pericolosi per gli altri o per se stessi e Jessica viene sanzionata con hansoku make che equivale ad una penalizzazione definitiva, perdendo così l’incontro. I punti accumulati però sono superiori a quelli della lussemburghese e Jessica conquista la 5ª medaglia d’Argento in altrettante edizioni dei Giochi.
 
Giacomo Gennari incontra un monegasco mocostringe a rinunciare a gare e allenamenti. La dura legge dell’atleta nazionale inizia con la scuola, dove spesso professori fantasiosi piazzano verifiche importanti al lunedì, con grave nocumento per chi nel weekend rappresenta il proprio paese nel mondo; prosegue con datori di lavoro insensibili che giocano sulla necessità di chi non può permettersi di perdere il lavoro. Quando ascolto politici e dirigenti dello Sport evocare la necessità di “fare sistema” mi verrebbe da pensare che qualcuno all’interno di esso non fa il proprio dovere. E non sono gli atleti.
 
Paolo Persoglia ha tenuto in apprensione tutti fino alla sera prima dell’incontro, per una febbre alta che sembrava non volerlo abbandonare. Ma quando il tatami chiama Paolo c’è, specialmente se San Marino ospita i Giochi. Paolo salta i quarti di finale per sorteggio e si presenta fresco contro un agguerrito islandese dotato di grande forza, forza che causa un infortunio a Paolo che subisce una sublussazione alla spalla destra. Ma l’adrenalina di Paolo è tanta e, sistemata la spalla con un movimento rapido, batte l’islandese e si presenta alla finale.
Il montenegrino che lo aspetta è fortissimo e detiene un Bronzo conquistato ai mondiali di qualche anno prima. L’adrenalina di Paolo nell’intervallo è un poFelicità e soddisfazione della Federazione Judo Sammarinese
 
La federazione Judo Sammarinese chiude con due splendide medaglie d’Argento i XVII Giochi dei Piccoli Stati d’Europa “San Marino 2017”.
Nella bellissima palestra di Acquaviva, ribattezzata per l’occasione “Acquaviva Hall”, si sono dati furente e sportiva battaglia i judoisti dei Nove Paesi Europei, con tanti ragazzi e ragazze che hanno preso possesso della struttura fin dalla domenica prima della Cerimonia di Apertura.
La Repubblica di San Marino si è presentata con soli 3 atleti, più un giovane aggregato alla prima squadra con lo scopo di abituarsi a queste altezze agonistiche.
Insieme al tecnico Luca Cainero era stata presa da tempo la decisione di portare la squadra in ritiro in campagna, lontana dalle giuste attenzioni e aspettative degli sportivi sammarinesi, per poter vivere gli ultimi giorni prima della gara, allenandosi con tranquillità.
E così il tecnico federale Luca Cainero, lJessica Zannoni ha perso al golden score il primo incontro contro la più forte della pool dei -78kg, una che ha vinto tutti e 3 gli incontri a disposizione. Jessica ha anche avuto l’occasione per il colpaccio appena poco prima del punto decisivo messo a segno dalla terribile islandese. Successivamente Jessica vince nettamente con l’atleta del Liecthentesin e quando sembra concludere allo stesso modo con la ragazza di Lussemburgo, forse per una sopraggiunta stanchezza fisica, prima subisce il pareggio e infine, per sfuggire ad una tecnica dell’avversaria, viene colta in una uscita in ponte alquanto dubbia; nel Judo gli arbitri sono molto severi sui comportamenti giudicati pericolosi per gli altri o per se stessi e Jessica viene sanzionata con hansoku make che equivale ad una penalizzazione definitiva, perdendo così l’incontro. I punti accumulati però sono superiori a quelli della lussemburghese e Jessica conquista la 5ª medaglia d’Argento in altrettante edizioni dei Giochi.
 
Giacomo Gennari incontra un monegasco mocostringe a rinunciare a gare e allenamenti. La dura legge dell’atleta nazionale inizia con la scuola, dove spesso professori fantasiosi piazzano verifiche importanti al lunedì, con grave nocumento per chi nel weekend rappresenta il proprio paese nel mondo; prosegue con datori di lavoro insensibili che giocano sulla necessità di chi non può permettersi di perdere il lavoro. Quando ascolto politici e dirigenti dello Sport evocare la necessità di “fare sistema” mi verrebbe da pensare che qualcuno all’interno di esso non fa il proprio dovere. E non sono gli atleti.
 
Paolo Persoglia ha tenuto in apprensione tutti fino alla sera prima dell’incontro, per una febbre alta che sembrava non volerlo abbandonare. Ma quando il tatami chiama Paolo c’è, specialmente se San Marino ospita i Giochi. Paolo salta i quarti di finale per sorteggio e si presenta fresco contro un agguerrito islandese dotato di grande forza, forza che causa un infortunio a Paolo che subisce una sublussazione alla spalla destra. Ma l’adrenalina di Paolo è tanta e, sistemata la spalla con un movimento rapido, batte l’islandese e si presenta alla finale.
Il montenegrino che lo aspetta è fortissimo e detiene un Bronzo conquistato ai mondiali di qualche anno prima. L’adrenalina di Paolo nell’intervallo è un poFelicità e soddisfazione della Federazione Judo Sammarinese
 
La federazione Judo Sammarinese chiude con due splendide medaglie d’Argento i XVII Giochi dei Piccoli Stati d’Europa “San Marino 2017”.
Nella bellissima palestra di Acquaviva, ribattezzata per l’occasione “Acquaviva Hall”, si sono dati furente e sportiva battaglia i judoisti dei Nove Paesi Europei, con tanti ragazzi e ragazze che hanno preso possesso della struttura fin dalla domenica prima della Cerimonia di Apertura.
La Repubblica di San Marino si è presentata con soli 3 atleti, più un giovane aggregato alla prima squadra con ’ufficiale di gara Mirco Marinoni Buzzella, gli atleti Jessica Zannoni, Giacomo Gennari, Paolo Persoglia e il giovanissimo Leonardo Deli si sono eclissati dalla vista di appassionati e dirigenti i quali avevano il loro bel da fare a preparare la palestra, organizzare i magnifici volontari, attendere l’arrivo degli ospiti, tenere i collegamenti con l’organizzazione centrale CONS.
lo scopo di abituarsi a queste altezze agonistiche.
Insieme al tecnico Luca Cainero era stata presa da tempo la decisione di portare la squadra in ritiro in campagna, lontana dalle giuste attenzioni e aspettative degli sportivi sammarinesi, per poter vivere gli ultimi giorni prima della gara, allenandosi con tranquillità.
E così il tecnico federale Luca Cainero, lJessica Zannoni ha perso al golden score il primo incontro contro la più forte della pool dei -78kg, una che ha vinto tutti e 3 gli incontri a disposizione. Jessica ha anche avuto l’occasione per il colpaccio appena poco prima del punto decisivo messo a segno dalla terribile islandese. Successivamente Jessica vince nettamente con l’atleta del Liecthentesin e quando sembra concludere allo stesso modo con la ragazza di Lussemburgo, forse per una sopraggiunta stanchezza fisica, prima subisce il pareggio e infine, per sfuggire ad una tecnica dell’avversaria, viene colta in una uscita in ponte alquanto dubbia; nel Judo gli arbitri sono molto severi sui comportamenti giudicati pericolosi per gli altri o per se stessi e Jessica viene sanzionata con hansoku make che equivale ad una penalizzazione definitiva, perdendo così l’incontro. I punti accumulati però sono superiori a quelli della lussemburghese e Jessica conquista la 5ª medaglia d’Argento in altrettante edizioni dei Giochi.
 
Giacomo Gennari incontra un monegasco mocostringe a rinunciare a gare e allenamenti. La dura legge dell’atleta nazionale inizia con la scuola, dove spesso professori fantasiosi piazzano verifiche importanti al lunedì, con grave nocumento per chi nel weekend rappresenta il proprio paese nel mondo; prosegue con datori di lavoro insensibili che giocano sulla necessità di chi non può permettersi di perdere il lavoro. Quando ascolto politici e dirigenti dello Sport evocare la necessità di “fare sistema” mi verrebbe da pensare che qualcuno all’interno di esso non fa il proprio dovere. E non sono gli atleti.
 
Paolo Persoglia ha tenuto in apprensione tutti fino alla sera prima dell’incontro, per una febbre alta che sembrava non volerlo abbandonare. Ma quando il tatami chiama Paolo c’è, specialmente se San Marino ospita i Giochi. Paolo salta i quarti di finale per sorteggio e si presenta fresco contro un agguerrito islandese dotato di grande forza, forza Stati d’Europa “San Marino 2017”.
Nella bellissima palestra di Acquaviva, ribattezzata per l’occasione “Acquaviva Hall”, si sono dati furente e sportiva battaglia i judoisti dei Nove Paesi Europei, con tanti ragazzi e ragazze che hanno preso possesso della struttura fin dalla domenica prima della Cerimonia di Apertura.
La Repubblica di San Marino si è presentata con soli 3 atleti, più un giovane aggregato alla prima squadra con ’ufficiale di gara Mirco Marinoni Buzzella, gli atleti Jessica Zannoni, Giacomo Gennari, Paolo Persoglia e il giovanissimo Leonardo Deli si sono eclissati dalla vista di appassionati e dirigenti i quali avevano il loro bel da fare a preparare la palestra, organizzare i magnifici volontari, attendere l’arrivo degli ospiti, tenere i collegamenti con l’organizzazione centrale CONS.
lo scopo di abituarsi a queste altezze agonistiche.
Insieme al tecnico Luca Cainero era stata presa da tempo la decisione di portare la squadra in ritiro in campagna, lontana dalle giuste attenzioni e aspettative degli sportivi sammarinesi, per poter vivere gli ultimi giorni prima della gara, allenandosi con tranquillità.
E così il tecnico federale Luca Cainero, lJessica Zannoni ha perso al golden score il primo incontro contro la più forte della pool dei -78kg, una che ha vinto tutti e 3 gli incontri a disposizione. Jessica ha anche avuto l’occasione per il colpaccio appena poco prima del punto decisivo messo a segno dalla terribile islandese. Successivamente Jessica vince nettamente con l’atleta del Liecthentesin e quando sembra concludere allo stesso modo con la ragazza di Lussemburgo, forse per una sopraggiunta stanchezza fisica, prima subisce il pareggio e infine, per sfuggire ad una tecnica dell’avversaria, viene colta in una uscita in ponte alquanto dubbia; nel Judo gli arbitri sono molto severi sui comportamenti giudicati pericolosi per gli altri o per se stessi e Jessica viene sanzionata con hansoku make che equivale ad una penalizzazione definitiva, perdendo così l’incontro. I punti accumulati però sono superiori a quelli della lussemburghese e Jessica conquista la 5ª medaglia d’Argento in altrettante edizioni dei Giochi.
 
Giacomo Gennari incontra un monegasco mocostringe a rinunciare a gare e allenamenti. La dura legge dell’atleta nazionale inizia con la scuola, dove spesso professori fantasiosi piazzano verifiche importanti al lunedì, con grave nocumento per chi nel weekend rappresenta il proprio paese nel mondo; prosegue con datori di lavoro insensibili che giocano sulla necessità di chi non può permettersi di perdere il lavoro. Quando ascolto politici e dirigenti dello Sport evocare la necessità di “fare sistema” mi verrebbe da pensare che qualcuno all’interno di esso non fa il proprio dovere. E non sono gli atleti.
Paolo Persoglia ha tenuto in apprensione tutti fino alla sera prima dell’incontro, per una febbre alta che che causa un infortunio a Paolo che subisce una sublussazione alla spalla destra. Ma l’adrenalina di Paolo è tanta e, sistemata la spalla con un movimento rapido, batte l’islandese e si presenta alla finale.
Il montenegrino che lo aspetta è fortissimo e detiene un Bronzo conquistato ai mondiali di qualche anno prima. L’adrenalina di Paolo nell’intervallo è un poFelicità e soddisfazione della Federazione Judo Sammarinese
 
La federazione Judo Sammarinese chiude con due splendide medaglie d’Argento i XVII Giochi dei Piccoli
I nostri atleti sono stati encomiabili per impegno, coraggio e resistenza alla fatica e alla sofferenza.
lto agile e forte; prova inizialmente a imporre la sua indiscussa tecnica, poi con il passare del tempo cede fisicamente e perde. Incontro pressochè fotocopia il successivo che mette di fronte Giacomo ad un atleta lussemburghese, anche più forte del precedente.
Giacomo e Jessica fanno parte di quegli atleti che si allenano al massimo, con le difficoltà di un lavoro che li ’ calata, lasciando spazio al dolore che si fa sentire ad ogni movimento, ad ogni presa dell’avversario e ad ogni conseguente piccolo sbilanciamento. Ogni volta che gli atleti finiscono a terra Paolo si contorce dal dolore, subendo la sanzione dell’arbitro che interpreta questo come perdita di tempo. Così Paolo perde con 3 sanzioni “dolorose” ma non è certo dominato.
Una medaglia d’Argento che vale Oro visti i presupposti e che colloca il ragazzo nel gotha dello Sport sammarinese. Purtroppo per ogni gioia sembra obbligatorio pagare dazio. Così l’infortunio di Paolo si rivela grave e richiede un intervento chirurgico con relativa stagione agonistica chiusa.
Ma paolo tornerà nel 2018 più forte di prima.
 
I ragazzi meritano un grande ringraziamento per la loro abnegazione; grazie anche all’ufficiale di squadra Mirco Marinoni Buzzella che, confermandosi l’insostituibile Mc Gyver del Judo,  si è integrato perfettamente con loro; grazie al tecnico Luca Cainero che, oltre a guidare in questi 8 anni i ragazzi alla conquista di tante medaglie ( 1 Oro, 5 Argenti e 3 Bronzi), ha cambiato l’impostazione mentale nella preparazione alle gare, rivelando grandi doti psicologiche e organizzative.
Fondamentale l’apporto della Commissione Tecnica che ci ha sempre fatto sentire la sua fiducia.
 
Inostri ragazzi hanno avuto l’onore di combattere sotto gli occhi di Principi e Granduchi, di prestigiosi personaggi del Judo, studiosi, dirigenti europei e arbitri mondiali, tra i quali anche il nostro Guy Christian Ruelle che ha arbitrato brillantemente molti incontri.
Presente il Prof Attilio Sacripanti, studioso di biomeccanica del Judo; presenti anche alcuni docenti della Scuola Nazionale Sammarinese di Judo.
Ma soprattutto era presente sua maestà il Judo, Oro a Mosca 1980 e Argento a Los Angeles 1984 e ora Segretario Generale dell’Unione Europea Judo : il Maestro Ezio Gamba.

Accanto a Gamba sedevano il Presidente del CONS Gian Primo Giardi e dal Segretario Generale Eros Bologna che hanno lungamente incoraggiato e applaudito i ragazzi sammarinesi, soffermandosi con loro negli spogliatoi. Veramente graditissima questa visita.
 
Sarebbe lunga la lista dei ringraziamenti ma mi limiterò ad alcuni.
Fabien Gennari ha lavorato con dedizione per 2 anni all’evento, facendosi carico di tensioni devastanti per chiunque; ma Fabien ha assolto brillantemente il proprio compito, coordinando i volontari che ringraziamo attraverso di lui, tenendo i rapporti con arbitri, tecnici e fornitori.
Envic Galea e  Mathias Fisher che non hanno mai perso la calma, neanche di fronte ai problemi della tecnologia.
 
Solo due parole sull’organizzazione.
Molte cose buone, altre discutibili. Sarà però opportuno gioire delle cose buone, analizzando quelle discutibili con profondo spirito costruttivo. Per i prossimi Giochi di “San Marino 2035” che sorprenderanno vecchi molti di noi, occorrerà soprattutto una gestione più cooperativa e meno accentratrice.
 
Su tutto e tutti il magnifico spettacolo dei bambini delle scuole elementari che, accompagnati dagli insegnanti, hanno fatto un tifo scatenato per i ragazzi sammarinesi, ritmando Jessica-Jessica, Giacomo-Giacomo, Paolo-Paolo. Commoventi e fantastici. E chissà che nel 2035 …
 
 

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