Due anni fa, quando si laureava campione italiano, Stefano Bernardi affermava di voler puntar sempre a qualcosa in più. E così è stato: il sammarinese, selezionato per il team Italia 2.0, è stato grande protagonista all'AIGA World Championship ad Astana, in Kazakistan. La “Champions League” del grappling, per intenderci, con un montepremi da un milione di dollari. Bernardi è riuscito nell'impresa di vincere il suo incontro nella categoria -65kg contro il brasiliano Jose Ferreira, uno dei più quotati della disciplina. "Ritrovarmi ad Astana, ritrovarmi con una vittoria importante in un circuito importante come quello dell'AIGA, mi ha completamente sconvolto" - ha affermato Bernardi - "Mi sono anche messo a piangere dopo la vittoria. E' una fra le più importanti della mia carriera, fra quelle che mi ha riempito più di gioia. Il giorno prima, al turno precedente, avevo subito anche un brutto infortunio al gomito. Nonostante tutto, dopo 24 ore, ho voluto risalire sul tatami e riuscire a portare una vittoria a casa".
Il Grappling è uno stile di lotta che si svolge in piedi e a terra, finalizzato alla sottomissione dell'avversario senza l'utilizzo delle percussioni. Oltre ad essere atleta, Bernardi è anche presidente e “head coach” della Titan Grappling, un club tutto “nostrano” che sta diventando uno dei punti di riferimento del panorama italiano. A San Marino sono venuti, per una lezione, due tra i grappler più famosi come Jay Rod e Kieran Kichuk. "Stragrande della mia preparazione per l'AIGA l'ho svolta qui a casa, con i miei compagni e amici di allenamento a cui devo tantissimo" - continua Bernardi - "Mi hanno supportato tantissimo, mi hanno fatto sentire parte di qualcosa. Il grappling sammarinese è forte, mi piacerebbe che il mio paese tenesse un po' più sotto controllo la nostra realtà. Vogliamo continuare a crescere, io vorrei continuare a gareggiare".