Il re Jacobs si è ripreso il trono
È tornato da re, anche se con il polpaccio così scocciato da far temere il peggio. È tornato e ha vinto il titolo continentale con 9''95 uguagliando il record della manifestazione. Marcell Jacobs batte sfortuna, acciacchi e con una volata principesca abbatte anche i gufi. Spuntati in ordine sparso a colorare sentenze sugli infortuni del nuovo figlio del vento. Il terzo che la storia ricordi dopo il galoppatore Ribot e lo spinter Carl Lewis. Olimpiade, Mondiale ed Europeo Indoor, e ora i 100 all'aperto: un filotto che nella storia della velocità azzurra ha un solo precedente, un mondo e un nome fa: Pietro Mennea, Praga 1978. All'Olympiastadion di Monaco si ripete con Jacobs. Con temperature e musiche da Capocabana, in questa estate infuocata dove Brasile e Germania sono la stessa cosa. La pista bolle, lo stadio ribolle. Il campione olimpico, eguaglia il record dei campionati con il crono di 9"95, precedendo i britannici Zharnel Hughes 9"99) e Jeremiah Azu 10"13), rispettivamente argento e bronzo. Il party tricolore è completata dalla presenza tra i magnifici otto di Chituru Ali. Solo in due occasioni c’erano stati due azzurri nella finale della specialità regina: a Budapest 1966, con Ippolito Giani quinto e Pasquale Giannattasio ottavo e a Barcellona 2010, con Emaneule Di Gregorio settimo e Simone Collio ritirato. Chituru ottavo in 10”28. La festa continua.
[Banner_Google_ADS]