Al diamante di Serravalle si torna a respirare baseball, per quanto filtrato dalle mascherine. Il San Marino è di nuovo in pista, in preparazione di una stagione sulla quale ci sono ancora molti interrogativi. La data d'inizio – recentemente fatta slittare di quasi un mese – è ora fissata per il weekend del 10-12 luglio, su format e partecipanti della Serie A1 invece è ancora notte fonda. In teoria dovrebbero esserci due gironi da 5, seguiti dalle semifinali scudetto. In pratica, quasi la metà delle società potrebbero rinunciare: Nettuno e Nettuno 2 si sono chiamate fuori – anche se la seconda ha poi ritrattato – Redipuglia e Macerata sono a forte rischio e pure Torino è in bilico. Al sicuro, oltre a San Marino, dovrebbero esserci Bologna, Parma, Godo e Collecchio. "Per adesso c'è solamente l'ok per ricominciare gli allenamenti di squadra - spiega il GM di San Marino Mauro Mazzotti - si aspetta l'approvazione del protocollo per giocare le partite, che mi è stato detto dovrebbe arrivare entro una decina di giorni, e da lì si capirà quante squadre faranno parte del campionato, con quale formula e quali partite. Tutti abbiamo già fatto sapere che probabilmente i venezuelani non potranno rientrare: il loro Paese è in lockdown completo, il loro governo non fa sapere niente e lo spazio aereo è chiuso, quindi è molto difficile che loro arrivino. Ci si sta organizzando coi giocatori locali e in più si aspetta di capire che tipo di stagione si avrà, in modo da prendere qualche giocatore che sta in Europa. Come Baez, che ha fatto la quarantena a Madrid e aspetta solo che tutto si normalizzi per poter tornare qua. Sarà l'occasione, non solo per noi, per far giocare qualche italiano in più. Riuscire a buttare nella mischia qualche ragazzo che ancora non era considerato pronto, per vedere come reagirà. Noi per esempio abbiamo intenzione di mettere il 16enne Alessandro Ercolani in pianta stabile in prima squadra".
Nel servizio Mauro Mazzotti