L'atleta dell'anno 2024 Jacopo Frisoni ringrazia la Federazione i suoi tecnici e soprattutto i compagni di squadra - senza i quali sostiene-non avrebbe mai potuto ambire a tanto. Una dedica speciale per Lilly, una collega di Jacopo che non starebbe attraversando un bel momento.
Quest'anno è andato benissimo. Te lo aspettavi?
Nemmeno nei sogni più lontani avrei mai immaginato di poter vincere il titolo europeo e due titoli mondiali in un solo anno. Però, a volte, i sogni si avverano.
Che cosa c’è stato in questa stagione che è andato meglio rispetto magari ad altre?
Sicuramente c’è stato un cambio di mentalità, in positivo. Non si parte mai sconfitti, nemmeno quando si gioca contro avversari che, sulla carta, potrebbero sembrare superiori. L’approccio è stato quello di giocare ad armi pari, e questo è stato la chiave di svolta di quest’anno.
L'Atleta dell'anno sei tu, però siete un team e lavorate come una squadra.
Esatto, infatti, come ho detto prima, questo premio era già stato vinto da Enrico e Stella prima di me. Non è un caso, perché siamo davvero un team. Lavoriamo insieme, con il nostro tecnico Marco e il preparatore Nicola. È importante precisare che non è la vittoria di uno, ma la vittoria di tutto il gruppo.
Sul palco hai fatto una dedica a una persona a te vicina che non sta attraversando un buon momento. La vogliamo ribadire anche al nostro microfono?
Sì, mando un abbraccio a Lili. La aspettiamo presto nell’ufficio delle poste e le mando un grande incoraggiamento.
Manca ancora uno step importante: portare lo sport delle bocce alle Olimpiadi.
Esattamente, sarebbe un altro sogno che si realizza: poter partecipare a un’Olimpiade. Chissà, magari prima o poi ci riusciremo.
Dove metterai questo premio? Hai già trovato il posto? Ci hai già pensato?
Prima di tutto, stasera dorme con me… scherzo! Però per me è davvero importante, dopo tanti sacrifici. Troverò sicuramente lo spazio giusto in casa, quello non sarà un problema.