Parola d'ordine: combattere. Da quando è stata istituita come disciplina fissa ai Giochi dei Piccoli Stati, il tennis tavolo si è sempre rivelato una garanzia per San Marino. Da Lussemburgo 1995 è arrivata sempre una medaglia, almeno. E anche questa volta la delegazione guidata dal coach Claudio Stefanelli non vuole essere da meno. Le ultime - in ordine di tempo - sono le 3 conquistate in Montenegro. Argento a squadre, bronzo nel doppio e bronzo nel singolo. In totale sono 43 le medaglie vinte ai Giochi dal tennis tavolo. Che a Malta però non potrà contare sul team femminile ma solo su quello maschile con Federico Giardi, Mattias Mongiusti e Lorenzo Ragni. Una squadra giovane e volenterosa, la stessa del 2019 ma con qualche anno di esperienza in più. Dai gironi al sogno di salire sul podio, è tutto possibile.
Nell'isola dei Cavalieri, il tennis tavolo è in programma in tutti i giorni di gara: martedì 30 e mercoledì 31 si parte con la gara a squadre – con tutti presenti – giovedì 1 il doppio con Mongiusti e Ragni, venerdì 2 e sabato 3 il singolo sempre con Ragni e Giardi. Gli ultimi metalli al maschile risalgono ai Giochi “in casa” del 2017, con i bronzi di Vannucci e dello stesso Ragni. San Marino parte da outsider ma pronta a dar battaglia: la storia insegna che, nel tennis tavolo, si devono sempre fare i conti con i pongisti biancazzurri.
Nel servizio le interviste a Federico Giardi e Mattias Mongiusti