PARIGI 2024

Olimpiadi, Giochi aperti sotto il diluvio

Il mondo brucia, lo sport annega. Parigi apre i Giochi sotto un diluvio che porta via una parte di spettacolo e tutta la grandeur. Parte così, di ricorsa, l'Olimpiade che per la prima volta ha scelto una cerimonia diffusa fuori dallo stadio e vien da dire gli dei non l'abbiano presa. Bene. E' bella la sfilata delle delegazioni sulle barche che solcano la Senna mischiando storia e cappellini, divise griffate e marsupiacci antipioggia. Ma alla fine lo spirito d'Olimpia è soprattutto sorrisi e commozione quando tutto il mondo applaude San Marino e la sua squadra con in testa i portabandiera Alessandra Gasparelli e Loris Bianchi. Applaude la Reggenza, applaudono i Segretari di Stato e i vertici del Comitato Olimpico. E invece sono fischi per Israele perché Parigi si è blindata a tutto, ma non alla politica. Ovazione per i rifugiati e simpatia anche per l'Italia con lo strampalato Tamberi che perde nella Senna la fede nuziale e il Presidente Mattarella avvolto in un improbabile poncho antialluvione. E adesso tocca come sempre allo sport mettere la benda alla vecchia Europa sfregiata da due guerre, minacce sparse, sguardi truci e lugubri presagi. Tocca allo sport che ogni quattro anni premia i più bravi con le medaglie e mette allo stesso tavolo chi proprio non ne vuol sentire parlare. Ci proverà ancora a derubricare la parola nemico in avversario, mentre il Presidente Macron dichiara aperti i Giochi e la voce soave di Celine Dion soffia via i problemi almeno per un po'.

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