Perilli, per la finale Olimpica serve un miracolo
Il sole di Chateauroux è ancora più cattivo di quello di Parigi. Si pianta sul campo di Tiro a Volo e lo arroventa tra i 36 e 37. Non sono le condizioni migliori, anche se sono le stesse per tutte.
Alessandra Perilli apre e chiude a mezzo gas, tre serie da 23 che non sono male in assoluto, ma non bastano per alimentare il grande sogno olimpico. Non è finita perché con i fuoriclasse non è mai finita. Ma con un 69 di prima giornata, servirà domani la mattinata perfetta. E sperare negli sconti altrui.
Non è la miglior premessa, ma è lo sport. Tre serie portate a casa di talento e di sudore in un contesto dove pareva chiaro non fosse tutto a posto e dove Alessandra è riuscita a non naufragare. Il passaggio in finale dista quei 4 piattelli che dividono Perilli dal sesto posto occupato ora da un gruppetto a 73.
Per il resto canta la Spagna, Magrina Molne fa percorso netto a 75 e passa la notte in testa, la compagna Galvez 74 e poi il resto del mondo. Per Alessandra un piazzamento periferico che per rispetto al talento, la serietà, al percorso e anche l'umanità è meglio non citare. Aspettare che la passi la nottata. Magari rinfresca anche a Chateauroux.
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