
Promuovere una diversa cultura riguardo alla disabilità, facendo conoscere alle giovani generazioni (in particolare all’interno delle scuole) i valori a cui si ispira lo sport paralimpico. Ecco, in sintesi, ciò a cui mira il progetto ‘Paralympic School Day’ promosso dal Comitato Paralimpico Sammarinese e in pieno svolgimento nelle scuole elementari dell’antica repubblica.
A questa proposta educativa per l’anno scolastico 2014-2015, inquadrata appunto dentro all’omonimo programma dell’International Paralympic Committee, hanno aderito le classi di scuola primaria di cinque plessi (Ca' Ragni, Chiesanuova, Faetano, Borgo Maggiore e Montegiardino) per un totale di 124 alunni coinvolti in un’esperienza formativa importante, sintetizzata nello slogan "Cambierà il mondo intorno a noi".
“La consapevolezza della disabilità è qualcosa che può essere inserita nei piani di lezione durante tutto l’anno – ricorda Maria Rita Morganti, segretario generale del CPS -. L’International Paralympic Committee incoraggia gli insegnanti all’utilizzo del programma Paralympic School Day, proprio per promuovere la consapevolezza e gli atteggiamenti positivi degli studenti, già in tenera età, verso le persone con disabilità e per favorirne la piena integrazione sia in aula che nella vita”.
A questa proposta educativa per l’anno scolastico 2014-2015, inquadrata appunto dentro all’omonimo programma dell’International Paralympic Committee, hanno aderito le classi di scuola primaria di cinque plessi (Ca' Ragni, Chiesanuova, Faetano, Borgo Maggiore e Montegiardino) per un totale di 124 alunni coinvolti in un’esperienza formativa importante, sintetizzata nello slogan "Cambierà il mondo intorno a noi".
“La consapevolezza della disabilità è qualcosa che può essere inserita nei piani di lezione durante tutto l’anno – ricorda Maria Rita Morganti, segretario generale del CPS -. L’International Paralympic Committee incoraggia gli insegnanti all’utilizzo del programma Paralympic School Day, proprio per promuovere la consapevolezza e gli atteggiamenti positivi degli studenti, già in tenera età, verso le persone con disabilità e per favorirne la piena integrazione sia in aula che nella vita”.
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