È una finale senza storia, dominata dall'inizio alla fine, nella quale la coppia sammarinese non sbaglia praticamente nulla. La perfezione ha il colore dell'oro e di un risultato netto e chiaro 8-3 ai sudamericani Karen Sanguinet e Facundo Fierro. San Marino è campione del mondo nella coppia mista.
Un titolo che andrebbe festeggiato, gustato, ma non c'è tempo. Il programma delle finali è fitto e Jacopo Frisoni deve tornare di nuovo in campo per la sfida che vale il titolo mondiale individuale contro l'italiano Luca Viscusi. Nella testa un mondiale appena vinto, con la prospettiva di poter centrare uno storico bis. Comincia in salita la finale di Frisoni con l'italiano avanti 3-0.
Bravo il sammarinese a restare nella partita, ricucire piano piano fino al 3-2. Alla quarta mano l'allungo italiano sul 5-2. Diventa dura, anche per il carico o lo scarico psicologico da finali. Jacopo Frisoni invece è di un altro pianeta. Atleta vero e completo. Si ricomincia con il sammarinese a rosicchiare punti.
Alla settima mano arriva il pari e anche l’occasione per andare a chiuderla. Tutto rimandato all'extra-mano. Le giocate sono di grandissimo livello. L'ultima boccia è di Jacopo Frisoni, per fare la differenza, per completare un’incredibile rimonta. Pesa, eccome se pesa quell’ultima boccia, ma Frisoni è un campione del mondo e il punto che manca arriva per il definitivo 6-5 di San Marino contro l’Italia.
È un risultato mondiale, anzi planetario. Una storia incredibile, in un pomeriggio da raccontare, con Jacopo Frisoni capace di vincere due mondiali in un paio d’ore. È storia e San Marino che conferma la sua grande tradizione nelle bocce, di un gruppo forte e unito formato da Stella Paoletti, Jacopo Frisoni ed Enrico Dall'Olmo, magistralmente diretto da un tecnico come Marco Cesini.