San Marino Open: De Rossi ko tra gli applausi, bene Caruso e Forti
Gilles Simon, n.2 del seeding, supera la wild card sammarinese 6-3 6-3 mentre è una giornata agrodolce per gli italiani: passano Caruso, Marcora e Forti ma vengono eliminati Gaio, Mazza, Pellegrino, Ocleppo e Moroni. Oggi al via gli ottavi di finale.
Il giorno più fitto della settimana agli Internazionali di Tennis – in termini di incontri – si chiude tra conferme e alcune sorprese. Il San Marino Open saluta già al primo turno due teste di serie: Federico Gaio – la n.5 - viene eliminato a sorpresa dal russo Kotov, ripescato dopo la sconfitta nelle qualificazioni, con un doppio 7-6 mentre l'argentino Baez – n.7 del torneo – cede al britannico Clarke dopo una battaglia di oltre 3 ore. 7-6 5-7 7-5 il punteggio finale. Non delude le aspettative, invece, Gilles Simon: il francese, testa di serie n.2 ed ex n.6 al mondo, si impone contro la wild card sammarinese Marco De Rossi con un doppio 6-3 nonostante una buona prova da parte del tennista biancazzurro uscito dal Centrale di Fonte dell'Ovo tra gli applausi del pubblico.
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Giornata agrodolce per gli italiani. Avanza, su tutti, Salvatore Caruso: il giocatore di Avola soffre più del previsto le accelerazioni del francese Halys e lascia il primo set 6-3. Poi il n.3 del seeding torna a giocare come sa e si regala il secondo turno grazie a un doppio 6-2 nel secondo e terzo parziale. Agli ottavi ci vanno anche Roberto Marcora e Francesco Forti, entrambi vincenti in un derby tutto tricolore: il primo supera Andrea Pellegrino 7-6 7-6, il secondo – qualificato e romagnolo di Cesenatico – ha bisogno di quasi 3 ore per battere Gian Marco Moroni 4-6 6-3 7-5 in un match terminato oltre l'una di notte. Finisce la favola del 22enne riminese Manuel Mazza che, superando le qualificazioni, ha guadagnato i primi punti ATP entrando ufficialmente in classifica mondiale. Mazza è stato sconfitto dal boliviano Hugo Dellien, quarta testa di serie, ma non senza lottare: 6-4 7-5 con grandi colpi mostrati. Menzione particolare, infine, per il giovanissimo danese Holger Rune, vincitore del Roland Garros junior 2020 e considerato un predestinato dagli addetti ai lavori, che ha battuto il belga Cagnina 6-3 6-4. Ora, per il classe 2003, c'è l'ostacolo Caruso.
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