Non accenna a sbloccarsi lo stallo tra la FIBS e il San Marino baseball, che allo stato dell'arte non parteciperà, pur essendo campione in carica, al prossimo campionato di Serie A. "Siamo ancora molto lontani dal trovare un punto di incontro - spiega il patron Alberto Antolini - il pallino non è nelle nostre mani, quello che dovevamo fare l'abbiamo fatto. C'è una divergenza abbastanza ampia per quel che riguarda il campionato 2023, il rapporto personale tra me e Andrea Marcon è molto amichevole e mi auguro che la situazione si possa risolvere. Questo campionato a 32 sarebbe già alla terza edizione e ricordo a tutti che non siamo mai riusciti a farlo. Anche quest'anno, a prescindere da San Marino, non ci saremo, o non ci saranno: per il momento sono 29, non si può continuare su un percorso che è, tra virgolette, fallimentare dall'origine. Vogliamo partecipare a un campionato di pseudo-elite, non a uno che parte con una velocità molto stretta nei tempi. 7 giornate per decidere la griglia di partenza è limitativo, il campionato dello scorso anno ha dato delle risposte negative, tipo Macerata fuori dai giochi in maniera preventiva quando poteva essere benissimo una delle squadre in corsa per lo scudetto. Deadline per vedere San Marino nella prossima Serie A? 1 aprile 2023. Però non è in mano nostra, ma in quelle del presidente della Fibs e della sua maggioranza. Non dimentichiamo che questa situazione è stata portata avanti non solo per volontà del presidente federale ma anche da una pseudo-maggioranza, con la quale non voglio entrare in discussione. Però credo che il tavolo di confronto debba essere un po' più allargato. Questa maggioranza noi non l'abbiamo mai conosciuta, né abbiamo mai avuto occasione di confrontarci con loro".