Sochi, 50 nazioni al via ai Giochi paralimpici invernali
Gli atleti saranno circa 750, le nazioni rappresentate una cinquantina: sono numeri da record per una Paralimpiade invernale, con il Comitato paralimpico internazionale (Ipc) che in termine di audience mondiale si aspetta di migliorare, ancora una volta, i risultati già lusinghieri raggiunti dall'edizione precedente, quella di Vancouver 2010. Cinque gli sport in gara, con la prima assoluta dello snowboard, che debutta a Sochi anche se in formato ridotto, con la presenza dei soli atleti standing (che gareggiano in piedi) con una disabilità agli arti inferiori: porte ancora chiuse, invece, per i sitting (seduti), i visually impaired (disabilità visiva) e per gli standing con disabilità agli arti superiori. Per il resto, spazio all'hockey su ghiaccio, al curling in carrozzina, e alle varie categorie di sci alpino, sci di fondo e biathlon. Biglietti in vendita a prezzi tutto sommato accessibili, con disponibilità ancora anche per gli eventi maggiori.
Per chi resterà in Italia, seguire le Paralimpiadi in tv sarà più facile (o almeno meno costoso) delle Olimpiadi: se infatti le gare degli olimpici saranno trasmesse solamente da Sky, le gare paralimpiche andranno in chiaro su Rai Sport, che dedicherà all'evento la quasi totalità della programmazione giornaliera. Uno sforzo produttivo che ricorda da vicino quello di Londra 2012. Anche all'estero le Paralimpiadi saranno trasmesse dai grandi network: Channel 4 si conferma il canale paralimpico in Gran Bretagna, mentre la Nbc si è aggiudicata i diritti per gli Stati Uniti.
Le infrastrutture di Sochi sono state rese accessibili sia per le persone con disabilità fisiche (ascensori, impianti di risalita e rampe, superfici dure antiscivolo), sia per le persone con problemi di vista (superfici pedonali tattili, delineazione colore delle zone pericolose, barriere di protezione, segnali acustici dei semafori). Un servizio speciale fornirà informazioni sui mezzi di trasporto accessibili, assistenza per la loro prenotazione, e fornirà personale qualificato per scorte nelle zone in cui le persone con disabilità potrebbero avere difficoltà, per cercare di facilitare la loro visita.
Sul versante sportivo, la Russia padrona di casa, che chiuse al secondo posto (dietro ala Germania) il medagliere di Vancouver 2010, pur vincendo il maggior numero complessivo di medaglie, punta a sfruttare il fattore campo per conquistare la prima piazza assoluta: per i russi grandi possibilità di successo nel biathlon e nello sci di fondo, mentre nello sci alpino i tedeschi sono chiamati a confermare gli ottimi risultati di quattro anni fa. Negli sport di squadra, gli Stati Uniti cercheranno di difendere la prestigiosa medaglia d?oro vinta nella scorsa edizione dei Giochi davanti al Giappone. Nel curling, campione in carica è il Canada, che dopo le vittorie di Torino 2006 e Vancouver 2010 cerca a Sochi una tripletta che la consacrerebbe regina assoluta della specialità.
Per gli azzurri, il punto di riferimento sono le sette medaglie (undicesimo posto) conquistate quattro anni fa (per inciso, quelle degli atleti olimpici furono solo cinque). Delle sette paralimpiche, una fu d'oro, per merito di Francesca Porcellato nel fondo, alle quali si aggiunsero tre medaglie d'argento e tre di bronzo per merito di Enzo Masiello (1 argento e 1 bronzo sempre nel fondo), di Gianmaria Dal Maistro e Tommaso Balasso (argento nella supercombinata e doppio bronzo, nello slalom e nello slalom gigante) e di Melania Corradini (argento nel Super-G). Porcellato, Masiello e Corradini faranno parte anche della spedizione a Sochi, mentre la coppia Dal Maistro / Balasso, che ha appeso gli sci al chiodo, sarà sostituita da quella formata da Alessandro Daldoss e Luca Negrini. L'Italia dell'hockey punta ad un risultato di prestigio (settima a Vancouver ma campione d?Europa nel 2011), mentre è grande il rammarico per la mancata qualificazione nel curling.