Special Olympics, l'abbraccio della Repubblica agli atleti biancazzurri

Il caldo di Abu Dhabi e Dubai è già un ricordo, ma il calore con cui la Repubblica accoglie Special Olympics San Marino è tutta un'altra storia. Per la delegazione biancazzurra reduce dai Mondiali è festa grande alle scuole medie di Fonte dell'Ovo, dove parenti e amici aspettano con abbracci e coriandoli. E a fargli i complimenti ci sono anche le istituzioni politiche e sportive: i Capitani Reggenti Mirco Tomassoni e Luca Santolini, le alte cariche del CONS e il Segretario di Stato alla Sanità Franco Santi. Uno a uno i 14 atleti li raggiungono per prendersi i complimenti, mostrando loro il ricco bottino.

Quindi l'ingresso trionfale nella palestra, dove li accolgono le note di We Are The Champions, prima, e l'inno sammarinese poi. E di champions ce ne sono parecchi a prendersi gli applausi: 8 gli ori conquistati, che aggiunti ai 6 argenti e 7 bronzi fanno 21 medaglie. Messa al centro della scena, la squadra si scioglie: i più esultano e si abbracciano, ma c'è anche chi balla – in maniera più o meno convinta – e chi si commuove dalla felicità. Sono le emozioni da Mondiale, che nell'appropriarsi delle anime degli atleti, tra special e non, distinzioni non ne fanno.

RM

Nel servizio le parole degli atleti Paolo Bindi (oro nel giavellotto e bronzo nei 100 metri), Marianna Pruccoli (ginnastica ritmica) e Ruggero Marchetti (argento nel lancio del peso).

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