“La sicurezza e ordine pubblico sono temi molto sentiti dai cittadini sammarinesi su i quali Unione per la Repubblica è più volte intervenuta in questa anni” – afferma il Coordinatore UPR Nicola Selva.
“Vivere in un paese sicuro in cui i furti nelle abitazioni e nelle attività economiche sono prossimi anno zero è a mio giudizio un elemento rilevante per ogni scelta politica. In questi mesi penso siano sotto gli occhi dei cittadini l’impegno che le forze dell’ordine hanno svolto per aumentare servizi e controllo del territorio. A tutti gli agenti dei corpi civili e militari ritengo debba andare il nostro plauso per la professionalità e dedizione dimostrata.
Ma tutto ciò non basta, ritengo il tutto debba essere accompagnato da investimenti in tecnologia, logistica, risorse umane e in ultimi ci metterei anche gli interventi normativi.
Centrale unica di comando, aumento nel coordinamento interforze, reperimenti di agenti addestrati utilizzando personale amministrativo per compiti non operativi sono interventi che già nell’immediato debbano essere messi in campo.
A ciò aggiungo, visto che siamo in tempi di legge finanziaria e bilancio, vi deve essere anche un segnale di un aumento degli stanziamenti finanziari a disposizione per le forze dell’ordine, poiché tecnologia e logistica hanno un prezzo che deve essere anche con ragionevolezza essere compreso negli stanziamenti di bilancio 2016.
Ultimo punto gli adeguamenti normativi, ci sono elementi segnalati ormai da anni, riforma dei regolamenti dei corpi, eliminazione delle sovrapposizioni in termini operativi e di compiti istituzionali, coordinamento di vertice su i quali il Consiglio Grande e Generale aveva nei mesi scorsi preso un impegno formale con un Ordine del Giorno sostenuto anche da Unione per la Repubblica.
Ora passata la fase dell’avvicendamento del Comandante del corpo della Gendarmeria silenzio assoluto sull’argomento. C’è un progetto di legge avviato all’iter istituzionale mai approdato in Commissione Affari Esteri per l’esame in sede referente. Ci sono le dichiarazioni pubbliche di un membro del Congresso di Stato che ha affermato che il progetto di legge sarebbe stato esaminato in seconda lettura nella sessione consiliare di ottobre.
Come mi sembra sia evidente non è accaduto nulla e il rischio è che in un mese di novembre caldo e secondo i metereologici nebbioso, della riforma dei corpi di polizia, delle norme che sono necessarie al coordinamento dei corpi e di altri atti normativi utili a aumentare la sicurezza in territorio non si senta più parlare, scomparsi nelle nebbie che avvolgono maggioranza e governo.
UPR intende invece nuovamente porre il tema all’attenzione dell’agenda politica e tentare di diradare queste nebbie misteriose in ragione delle quali sicurezza e ordine pubblico sono spariti dall’agenda politica e il tutto pare – uso il condizionale – si sia risolto con l’avvicendamento al comando del Corpo della Gendarmeria.
I cittadini chiedono risposte, la piaga dei furti in territorio deve essere debellata portando a zero questo genere di reati ignobili che aumentano il senso di insicurezza”.
Nicola Selva
Coordinatore UPR
“Vivere in un paese sicuro in cui i furti nelle abitazioni e nelle attività economiche sono prossimi anno zero è a mio giudizio un elemento rilevante per ogni scelta politica. In questi mesi penso siano sotto gli occhi dei cittadini l’impegno che le forze dell’ordine hanno svolto per aumentare servizi e controllo del territorio. A tutti gli agenti dei corpi civili e militari ritengo debba andare il nostro plauso per la professionalità e dedizione dimostrata.
Ma tutto ciò non basta, ritengo il tutto debba essere accompagnato da investimenti in tecnologia, logistica, risorse umane e in ultimi ci metterei anche gli interventi normativi.
Centrale unica di comando, aumento nel coordinamento interforze, reperimenti di agenti addestrati utilizzando personale amministrativo per compiti non operativi sono interventi che già nell’immediato debbano essere messi in campo.
A ciò aggiungo, visto che siamo in tempi di legge finanziaria e bilancio, vi deve essere anche un segnale di un aumento degli stanziamenti finanziari a disposizione per le forze dell’ordine, poiché tecnologia e logistica hanno un prezzo che deve essere anche con ragionevolezza essere compreso negli stanziamenti di bilancio 2016.
Ultimo punto gli adeguamenti normativi, ci sono elementi segnalati ormai da anni, riforma dei regolamenti dei corpi, eliminazione delle sovrapposizioni in termini operativi e di compiti istituzionali, coordinamento di vertice su i quali il Consiglio Grande e Generale aveva nei mesi scorsi preso un impegno formale con un Ordine del Giorno sostenuto anche da Unione per la Repubblica.
Ora passata la fase dell’avvicendamento del Comandante del corpo della Gendarmeria silenzio assoluto sull’argomento. C’è un progetto di legge avviato all’iter istituzionale mai approdato in Commissione Affari Esteri per l’esame in sede referente. Ci sono le dichiarazioni pubbliche di un membro del Congresso di Stato che ha affermato che il progetto di legge sarebbe stato esaminato in seconda lettura nella sessione consiliare di ottobre.
Come mi sembra sia evidente non è accaduto nulla e il rischio è che in un mese di novembre caldo e secondo i metereologici nebbioso, della riforma dei corpi di polizia, delle norme che sono necessarie al coordinamento dei corpi e di altri atti normativi utili a aumentare la sicurezza in territorio non si senta più parlare, scomparsi nelle nebbie che avvolgono maggioranza e governo.
UPR intende invece nuovamente porre il tema all’attenzione dell’agenda politica e tentare di diradare queste nebbie misteriose in ragione delle quali sicurezza e ordine pubblico sono spariti dall’agenda politica e il tutto pare – uso il condizionale – si sia risolto con l’avvicendamento al comando del Corpo della Gendarmeria.
I cittadini chiedono risposte, la piaga dei furti in territorio deve essere debellata portando a zero questo genere di reati ignobili che aumentano il senso di insicurezza”.
Nicola Selva
Coordinatore UPR
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