Il percorso finora seguito dal Governo per la scelta della figura che andrà a ricoprire il ruolo di Presidente di Banca Centrale, vacante ormai da mesi, ha lasciato l’amaro in bocca ai gruppi di opposizione di UPR, Civico 10, Sinistra Unita e Rete.
Gli impegni presi durante l’unico precedente incontro su questo tema, di coinvolgimento delle forze politiche nelle varie fasi della procedura, non sono stati rispettati. Dopo un silenzio di un paio di mesi, infatti, è stato reso noto solo ieri ai gruppi di opposizione che prima la Segreteria alle Finanze, poi il Congresso di Stato, avevano già proceduto a selezionare tre nominativi - sugli iniziali quarantasette - con il profilo giudicato più adatto al ruolo che dovranno andare a ricoprire.
Notizia, questa, che era stata già resa nota da alcuni quotidiani già nel weekend precedente, corredata di nomi e cognomi degli stessi tre candidati selezionati, dimostrando lo scarso rispetto per il ruolo delle opposizioni, nonché degli stessi candidati, da parte di alcune componenti di Governo.
A tutto questo si è sommata, durante l’incontro, la richiesta da parte del Governo di procedere con la votazione del nominativo ritenuto più adatto fra i tre già la prossima settimana, durante la sessione consigliare di gennaio. Cosa che, evidentemente, renderebbe estremamente difficili sia gli ulteriori confronti necessari sia il passaggio in Commissione Finanze che si era concordato durante il precedente incontro di novembre.
I nostri gruppi consigliari si sono fin da subito dimostrati aperti al dialogo e alla collaborazione, data l’importanza e l’urgenza rivestita dalla nomina dei vertici di un’Istituzione, come Banca Centrale, cruciale in un momento storico che vede il nostro sistema finanziario necessitare di un rilancio che sa più di rivoluzione.
La nostra disponibilità, i nostri toni pacati, non hanno fino ad ora riscontrato la stessa disponibilità dall’altra parte della barricata.
Ribadiamo quindi, come fatto durante l’incontro di lunedì, la necessità di procedere con una Commissione Finanze straordinaria prima della nomina del Presidente di Banca Centrale. La Commissione diventa a questo punto necessaria, per le opposizioni, al fine di creare le condizioni per una votazione più consapevole dei profili, evitando che una figura così importante conoscere tramite un’audizione almeno il candidato ritenuto il migliore fra i tre, evitando che lo stesso si rapporti solo con il Governo.
Sottolineiamo infine la necessità di discutere prima della nomina la Proposta di legge presentata da UPR nel lontano 2012, che punta a correggere dei punti dello Statuto di Banca Centrale fra cui la durata del mandato delle figure apicali.
UPR
Civico10
Sinistra Unita
RETE
Gli impegni presi durante l’unico precedente incontro su questo tema, di coinvolgimento delle forze politiche nelle varie fasi della procedura, non sono stati rispettati. Dopo un silenzio di un paio di mesi, infatti, è stato reso noto solo ieri ai gruppi di opposizione che prima la Segreteria alle Finanze, poi il Congresso di Stato, avevano già proceduto a selezionare tre nominativi - sugli iniziali quarantasette - con il profilo giudicato più adatto al ruolo che dovranno andare a ricoprire.
Notizia, questa, che era stata già resa nota da alcuni quotidiani già nel weekend precedente, corredata di nomi e cognomi degli stessi tre candidati selezionati, dimostrando lo scarso rispetto per il ruolo delle opposizioni, nonché degli stessi candidati, da parte di alcune componenti di Governo.
A tutto questo si è sommata, durante l’incontro, la richiesta da parte del Governo di procedere con la votazione del nominativo ritenuto più adatto fra i tre già la prossima settimana, durante la sessione consigliare di gennaio. Cosa che, evidentemente, renderebbe estremamente difficili sia gli ulteriori confronti necessari sia il passaggio in Commissione Finanze che si era concordato durante il precedente incontro di novembre.
I nostri gruppi consigliari si sono fin da subito dimostrati aperti al dialogo e alla collaborazione, data l’importanza e l’urgenza rivestita dalla nomina dei vertici di un’Istituzione, come Banca Centrale, cruciale in un momento storico che vede il nostro sistema finanziario necessitare di un rilancio che sa più di rivoluzione.
La nostra disponibilità, i nostri toni pacati, non hanno fino ad ora riscontrato la stessa disponibilità dall’altra parte della barricata.
Ribadiamo quindi, come fatto durante l’incontro di lunedì, la necessità di procedere con una Commissione Finanze straordinaria prima della nomina del Presidente di Banca Centrale. La Commissione diventa a questo punto necessaria, per le opposizioni, al fine di creare le condizioni per una votazione più consapevole dei profili, evitando che una figura così importante conoscere tramite un’audizione almeno il candidato ritenuto il migliore fra i tre, evitando che lo stesso si rapporti solo con il Governo.
Sottolineiamo infine la necessità di discutere prima della nomina la Proposta di legge presentata da UPR nel lontano 2012, che punta a correggere dei punti dello Statuto di Banca Centrale fra cui la durata del mandato delle figure apicali.
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