"Abbiamo sempre considerato non più rinviabile l’opera di consolidamento e rafforzamento di Cassa di Risparmio, fermo restando l’impegno di impedire scalate contrarie all’interesse dello Stato, del sistema economico sammarinese e dei risparmiatori. Questo perché abbiamo sempre voluto:
1) riconoscere allo Stato la giusta quota di proprietà della Cassa di Risparmio commisurata al reale impegno e agli sforzi finanziari pubblici fatti in questi anni;
2) la revisione della composizione del management dell’istituto di credito, secondo le indicazioni del Fondo Monetario Internazionale che da tempo richiede di inserire competenze e professionalità in materia di ristrutturazioni bancarie.
Questi sono due punti fondamentali della nostra proposta politica che stiamo cercando di perseguire con tutte le difficoltà del caso.
Proprio ieri si è riunita l'assemblea dei soci di Cassa di Risparmio. Il Presidente Romito e' stato confermato per la predisposizione del bilancio di esercizio 2016 e per la definizione del piano di rilancio e di riorganizzazione di Cassa di Risparmio.
Nessuno ha cambiato idea sulla necessità di essere rigorosi sul fatto di non avere nei ruoli dirigenziali delle banche persone coinvolte in procedimenti giudiziari.
Come è noto però, è emersa la necessità di approfondimenti nella compilazione del bilancio 2016 della CARISP, ritenuto non conforme ai parametri di chiarezza e trasparenza necessari per la buona gestione di un Istituto che vede l’importante impegno dello Stato a garanzia di tutti risparmiatori.
Ritenendo prioritaria la scelta di salvaguardare la CARISP e con essa l’intero sistema, occorre formare e approvare un bilancio fedele alla realtà affinché si possa intervenire al meglio, con chiarezza e tempestività.
Abbiamo sempre detto che potevamo essere più accorti nella verifica dei requisiti del Dottor Romito che riteniamo un professionista di alto livello in grado di portare a termine gli importanti compiti, obiettivi assegnatogli. Abbiamo dunque ammesso gli errori di percorso, cosa che in politica non avviene spesso.
Però, fermo restando la nostra posizione sui requisiti di onorabilità e conflitti di interesse, crediamo che in questa fase la priorità sia dare un bilancio alla Cassa e un piano industriale di prospettiva che possa rilanciare la banca, come punto di riferimento sempre più importante per il nostro sistema. Una conferma legata ad obbiettivi precisi perché siamo realisti, non vogliamo mettere in crisi l'Istituto.
Alla base di tutto riteniamo che i problemi delle banche non possano più essere nascosti ma portati alla luce e affrontati, per garantire tutti e dare nuove opportunità al Paese. Altri vorrebbero che, invece, fosse tutto nascosto come avveniva in passato.
Riteniamo, inoltre, che le risorse pubbliche non possano più essere destinate a interventi nel settore bancario e altrove senza le necessarie garanzie di trasparenza, di perseguimento dell’interesse pubblico e di sostenibilità per il bilancio pubblico. Altri vorrebbero tornare a un passato in cui, di fronte a consistenti impieghi di denaro pubblico, non ci si faceva tante domande.
Movimento Civico10"
1) riconoscere allo Stato la giusta quota di proprietà della Cassa di Risparmio commisurata al reale impegno e agli sforzi finanziari pubblici fatti in questi anni;
2) la revisione della composizione del management dell’istituto di credito, secondo le indicazioni del Fondo Monetario Internazionale che da tempo richiede di inserire competenze e professionalità in materia di ristrutturazioni bancarie.
Questi sono due punti fondamentali della nostra proposta politica che stiamo cercando di perseguire con tutte le difficoltà del caso.
Proprio ieri si è riunita l'assemblea dei soci di Cassa di Risparmio. Il Presidente Romito e' stato confermato per la predisposizione del bilancio di esercizio 2016 e per la definizione del piano di rilancio e di riorganizzazione di Cassa di Risparmio.
Nessuno ha cambiato idea sulla necessità di essere rigorosi sul fatto di non avere nei ruoli dirigenziali delle banche persone coinvolte in procedimenti giudiziari.
Come è noto però, è emersa la necessità di approfondimenti nella compilazione del bilancio 2016 della CARISP, ritenuto non conforme ai parametri di chiarezza e trasparenza necessari per la buona gestione di un Istituto che vede l’importante impegno dello Stato a garanzia di tutti risparmiatori.
Ritenendo prioritaria la scelta di salvaguardare la CARISP e con essa l’intero sistema, occorre formare e approvare un bilancio fedele alla realtà affinché si possa intervenire al meglio, con chiarezza e tempestività.
Abbiamo sempre detto che potevamo essere più accorti nella verifica dei requisiti del Dottor Romito che riteniamo un professionista di alto livello in grado di portare a termine gli importanti compiti, obiettivi assegnatogli. Abbiamo dunque ammesso gli errori di percorso, cosa che in politica non avviene spesso.
Però, fermo restando la nostra posizione sui requisiti di onorabilità e conflitti di interesse, crediamo che in questa fase la priorità sia dare un bilancio alla Cassa e un piano industriale di prospettiva che possa rilanciare la banca, come punto di riferimento sempre più importante per il nostro sistema. Una conferma legata ad obbiettivi precisi perché siamo realisti, non vogliamo mettere in crisi l'Istituto.
Alla base di tutto riteniamo che i problemi delle banche non possano più essere nascosti ma portati alla luce e affrontati, per garantire tutti e dare nuove opportunità al Paese. Altri vorrebbero che, invece, fosse tutto nascosto come avveniva in passato.
Riteniamo, inoltre, che le risorse pubbliche non possano più essere destinate a interventi nel settore bancario e altrove senza le necessarie garanzie di trasparenza, di perseguimento dell’interesse pubblico e di sostenibilità per il bilancio pubblico. Altri vorrebbero tornare a un passato in cui, di fronte a consistenti impieghi di denaro pubblico, non ci si faceva tante domande.
Movimento Civico10"
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