Dobbiamo davvero avere colpito nel segno se niente poco di meno che il guru della politica sammarinese in persona – Dott. Mario Venturini – si scomoda per replicare alla nostra precedente nota stampa relativa alle farneticanti asserzioni di Alleanza Popolare - versione Repubblica Futura – che vorrebbero dare ad intendere al Paese che le esclusive responsabilità politiche, rispetto alle problematiche attuali che coinvolgono il sistema bancario e finanziario, siano esclusivamente da addebitare ai governi degli oramai celeberrimi “anni 90”.
Il Dott. Venturini replica accodandosi a tale tesi - e non avrebbe potuto fare altrimenti - dimenticandosi di essere stato al Governo della Repubblica ormai da una quindicina di anni, si rifugia dietro le note vicende giudiziarie, nel malcelato tentativo di nascondere le proprie evidenti responsabilità politiche, lanciando guantoni di sfida al massacro, che il Partito Socialista – ciò intendiamo chiarirlo subito - non intende affatto raccogliere; non perché non vi sia nulla da dire bensì perché lo ritiene, in un momento di così grave emergenza, un esercizio del tutto inutile ed anzi deleterio per il Paese. Il Partito Socialista non intende alimentare la politica delle ritorsioni personali, degli odi, delle divisioni tra buoni e cattivi, delle vendette, delle residenze rubate ai propri cittadini con l’inganno del censimento, dell’odio verso i cittadini esteri, temi tanto cari ad Alleanza Popolare, ma ciò dovrebbe far riflettere anche gli stessi Dirigenti , vista l’escalation di perdite di consensi che il movimento ha registrato nel corso degli anni sino a rendere necessaria all’ultima tornata elettorale, l’operazione di “autoriciclaggio politico” in Repubblica Futura. La politica del dividi et impera è fallita, è deleteria e non appartiene al Partito Socialista.
Sarebbe gioco facile per noi ricordare ad Alleanza Popolare da dove proviene ovvero da quella costola della Democrazia Cristiana che ha composto Governi ai quali oggi addita le responsabilità attuali, ma sarebbe altrettanto disonesto intellettualmente e irrispettoso dei tanti bravi giovani ragazzi che in buona fede e che con grande sacrificio portano il proprio contributo alla Politica sammarinese.
Sulle vicende giudiziarie stia sereno l’amico Mario Venturini, avremo modo di parlarne non appena sulle stesse sarà caduto il giudicato; per il Partito Socialista che in ambito politico ha già avuto modo di assumersi la propria parte di responsabilità, in ambito giudiziario vige sempre la presunzione di innocenza, come da Carta dei Diritti e da Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo.
Nell’attesa se proprio “il guru de noi altri” non resiste e vuole portarsi avanti con i lavori gli suggeriamo di iniziare a reperire le audizioni testimoniali (che dovrebbe peraltro ben ricordare in quanto membro della commissione d’inchiesta Sopaf ) di autorevoli e qualificati esponenti del proprio movimento che andavano scorrazzando per le varie Procure della Repubblica Italiana, ci potrà trovare tante sorprese e magari scoprirà anche chi in nome della vendetta politica personale – in spregio ad ogni senso dello Stato - non ha lesinato a gettare fango sul Paese, ma se ciò gli dovesse risultare difficile e non volesse allontanarsi troppo da casa potrebbe rifarsi agli atti delle tanto richiamate vicende interne sul c.d. Conto Mazzini, ci troverebbe altrettanto autorevolissimi esponenti del proprio movimento andare a braccetto su e giù per le scale di Banca Centrale o nelle varie Segreterie di Stato con “condannati in primo grado in Tribunale”, ma già da anni condannati in via definitiva dalla relazione politica della commissione d’inchesta Fincapital, nel tentativo di collocare sul mercato le ancora, al tempo, licenze attive delle varie Banche decotte. Ma non venti o trenta bensì solo qualche anno fa.
Il Partito Socialista dal canto proprio non dimentica che fu proprio sotto la propria regia – a torto o a ragione – che si sono gettate le basi per l’indipendenza della Magistratura (riforma ordinamento giudiziario) e non dimentica neppure che con Alleanza Popolare alla Giustizia con un colpo di mano abbassando l’età pensionabile dei Giudici (per allontanarne uno) si mise in crisi tutto il sistema giudiziario (pensionandone sei in un sol colpo) e pertanto generando uno stato di confusione di cui il Paese ne ha già pagato a caro prezzo le conseguenze e che sono la base del problema della giustizia odierno.
Ciò che spaventa ed inquieta è che oggi come allora sia proprio Alleanza Popolare a capo della Segreteria competente, e la situazione della Giustizia è sotto gli occhi di tutti.
A questo proposito, ed in ultima analisi, per tornare sulle responsabilità politiche attuali sarebbe utile, in nome della trasparenza, che tutti i cittadini fossero al corrente del tenore letterale di certe “conversazioni” partite per errore qualche mese fa tra autorevoli esponenti di AP in seno alla Commissione Giustizia, come altrettanto utile sarebbe se emergessero alle evidenze pubbliche il tenore di certe altre conversazioni che si scambiavano in Banca Centrale, qualche mese fa, persone estranee all’apparato con funzionari pubblici e che sono riconducibili alla vicenda giudiziaria dei c.d. “Junk Bond”.
Allora si capirebbero pienamente le reali motivazioni della crisi politica odierna e del muro contro muro che si è creato tra la sbarazzina e inconcludente maggioranza e l’intera opposizione.
Si rassegni l’amico Mario Venturini – capiamo che per chi una storia non ce l’ha ed è costretto a riciclarsi per mantenersi vivo sia di difficile intendimento - ma Il Partito Socialista è fiero e orgoglioso della propria Storia e delle proprie Tradizioni, ed anche qualora fosse accertata qualsivoglia responsabilità personale di qualche aderente ciò sicuramente non potrà neppure lontanamente offuscare la propria gloriosa storia di battaglie per la libertà, l’indipendenza, il benessere e l’assistenza sempre al fianco dei propri cittadini.
Il Dott. Venturini replica accodandosi a tale tesi - e non avrebbe potuto fare altrimenti - dimenticandosi di essere stato al Governo della Repubblica ormai da una quindicina di anni, si rifugia dietro le note vicende giudiziarie, nel malcelato tentativo di nascondere le proprie evidenti responsabilità politiche, lanciando guantoni di sfida al massacro, che il Partito Socialista – ciò intendiamo chiarirlo subito - non intende affatto raccogliere; non perché non vi sia nulla da dire bensì perché lo ritiene, in un momento di così grave emergenza, un esercizio del tutto inutile ed anzi deleterio per il Paese. Il Partito Socialista non intende alimentare la politica delle ritorsioni personali, degli odi, delle divisioni tra buoni e cattivi, delle vendette, delle residenze rubate ai propri cittadini con l’inganno del censimento, dell’odio verso i cittadini esteri, temi tanto cari ad Alleanza Popolare, ma ciò dovrebbe far riflettere anche gli stessi Dirigenti , vista l’escalation di perdite di consensi che il movimento ha registrato nel corso degli anni sino a rendere necessaria all’ultima tornata elettorale, l’operazione di “autoriciclaggio politico” in Repubblica Futura. La politica del dividi et impera è fallita, è deleteria e non appartiene al Partito Socialista.
Sarebbe gioco facile per noi ricordare ad Alleanza Popolare da dove proviene ovvero da quella costola della Democrazia Cristiana che ha composto Governi ai quali oggi addita le responsabilità attuali, ma sarebbe altrettanto disonesto intellettualmente e irrispettoso dei tanti bravi giovani ragazzi che in buona fede e che con grande sacrificio portano il proprio contributo alla Politica sammarinese.
Sulle vicende giudiziarie stia sereno l’amico Mario Venturini, avremo modo di parlarne non appena sulle stesse sarà caduto il giudicato; per il Partito Socialista che in ambito politico ha già avuto modo di assumersi la propria parte di responsabilità, in ambito giudiziario vige sempre la presunzione di innocenza, come da Carta dei Diritti e da Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo.
Nell’attesa se proprio “il guru de noi altri” non resiste e vuole portarsi avanti con i lavori gli suggeriamo di iniziare a reperire le audizioni testimoniali (che dovrebbe peraltro ben ricordare in quanto membro della commissione d’inchiesta Sopaf ) di autorevoli e qualificati esponenti del proprio movimento che andavano scorrazzando per le varie Procure della Repubblica Italiana, ci potrà trovare tante sorprese e magari scoprirà anche chi in nome della vendetta politica personale – in spregio ad ogni senso dello Stato - non ha lesinato a gettare fango sul Paese, ma se ciò gli dovesse risultare difficile e non volesse allontanarsi troppo da casa potrebbe rifarsi agli atti delle tanto richiamate vicende interne sul c.d. Conto Mazzini, ci troverebbe altrettanto autorevolissimi esponenti del proprio movimento andare a braccetto su e giù per le scale di Banca Centrale o nelle varie Segreterie di Stato con “condannati in primo grado in Tribunale”, ma già da anni condannati in via definitiva dalla relazione politica della commissione d’inchesta Fincapital, nel tentativo di collocare sul mercato le ancora, al tempo, licenze attive delle varie Banche decotte. Ma non venti o trenta bensì solo qualche anno fa.
Il Partito Socialista dal canto proprio non dimentica che fu proprio sotto la propria regia – a torto o a ragione – che si sono gettate le basi per l’indipendenza della Magistratura (riforma ordinamento giudiziario) e non dimentica neppure che con Alleanza Popolare alla Giustizia con un colpo di mano abbassando l’età pensionabile dei Giudici (per allontanarne uno) si mise in crisi tutto il sistema giudiziario (pensionandone sei in un sol colpo) e pertanto generando uno stato di confusione di cui il Paese ne ha già pagato a caro prezzo le conseguenze e che sono la base del problema della giustizia odierno.
Ciò che spaventa ed inquieta è che oggi come allora sia proprio Alleanza Popolare a capo della Segreteria competente, e la situazione della Giustizia è sotto gli occhi di tutti.
A questo proposito, ed in ultima analisi, per tornare sulle responsabilità politiche attuali sarebbe utile, in nome della trasparenza, che tutti i cittadini fossero al corrente del tenore letterale di certe “conversazioni” partite per errore qualche mese fa tra autorevoli esponenti di AP in seno alla Commissione Giustizia, come altrettanto utile sarebbe se emergessero alle evidenze pubbliche il tenore di certe altre conversazioni che si scambiavano in Banca Centrale, qualche mese fa, persone estranee all’apparato con funzionari pubblici e che sono riconducibili alla vicenda giudiziaria dei c.d. “Junk Bond”.
Allora si capirebbero pienamente le reali motivazioni della crisi politica odierna e del muro contro muro che si è creato tra la sbarazzina e inconcludente maggioranza e l’intera opposizione.
Si rassegni l’amico Mario Venturini – capiamo che per chi una storia non ce l’ha ed è costretto a riciclarsi per mantenersi vivo sia di difficile intendimento - ma Il Partito Socialista è fiero e orgoglioso della propria Storia e delle proprie Tradizioni, ed anche qualora fosse accertata qualsivoglia responsabilità personale di qualche aderente ciò sicuramente non potrà neppure lontanamente offuscare la propria gloriosa storia di battaglie per la libertà, l’indipendenza, il benessere e l’assistenza sempre al fianco dei propri cittadini.
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