Il Tribunale di Forlì, pur condannando Stefano Ercolani, ha cancellato il teorema da cui era partita la Procura della Repubblica, e cioè che si trattasse di un’associazione criminale e non di una banca. Ha assolto infatti dal reato di associazione per delinquere.
Il Tribunale ha altresì escluso la reiterazione dei reati di riciclaggio, ravvisandolo in un solo episodio: il che appare difficilmente compatibile con l’esclusione di tutti gli altri.
La condanna riguarda soltanto la raccolta bancaria in Italia, ritenuta abusiva perché la banca Asset non sarebbe stata autorizzata.
Ercolani, come presidente di banca, altro non ha fatto che raccogliere i risparmi di alcuni italiani come all’epoca fecero banche svizzere, lussemburghesi e di molti altri paesi.
Giustamente il Pubblico Ministero aveva chiesto la prescrizione dei reati di raccolta abusiva non potendosi configurare l’aggravante della transazionalità.
Alla luce di tutto questo appare comunque immotivata una sanzione come quella che è stata inflitta. Sono perciò certo che la Corte d’Appello di Bologna non potrà che modificare la sentenza, escludendo ogni responsabilità di Stefano Ercolani.
Potremmo dire: tanto rumore per nulla, e della grande inchiesta istruita dalla Procura di Forlì sono rimaste soltanto poche briciole.
comunicato stampa
Prof. Avv. Gaetano Pecorella
Il Tribunale ha altresì escluso la reiterazione dei reati di riciclaggio, ravvisandolo in un solo episodio: il che appare difficilmente compatibile con l’esclusione di tutti gli altri.
La condanna riguarda soltanto la raccolta bancaria in Italia, ritenuta abusiva perché la banca Asset non sarebbe stata autorizzata.
Ercolani, come presidente di banca, altro non ha fatto che raccogliere i risparmi di alcuni italiani come all’epoca fecero banche svizzere, lussemburghesi e di molti altri paesi.
Giustamente il Pubblico Ministero aveva chiesto la prescrizione dei reati di raccolta abusiva non potendosi configurare l’aggravante della transazionalità.
Alla luce di tutto questo appare comunque immotivata una sanzione come quella che è stata inflitta. Sono perciò certo che la Corte d’Appello di Bologna non potrà che modificare la sentenza, escludendo ogni responsabilità di Stefano Ercolani.
Potremmo dire: tanto rumore per nulla, e della grande inchiesta istruita dalla Procura di Forlì sono rimaste soltanto poche briciole.
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Prof. Avv. Gaetano Pecorella
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