Era l’impegno preso a marzo dal Forum del Dialogo: dedicare due sessioni di approfondimento per stimolare una riflessione e utili consigli sul rapporto Giovani e Adulti. Il 19 maggio, sabato mattina, nella Sala Montelupo di Domagnano, sarà la volta della prima sessione tutta dedicata ad aspetti educativi di grande e, a volte, drammatica attualità: Genitori e figli; Insegnanti e allievi; Scuola e famiglia: tra conflitti e possibili “patti di alleanze”.
Potrebbero sembrare temi ormai scontati che, invece, oggi richiedono un supplemento di nuova consapevolezza e di rinnovata responsabilità educativa. Frequenti sono i gravi episodi che segnano la cronaca di tutti i giorni nelle scuole italiane.
L’incontro del 19 maggio vorrebbe provocare una riflessione e far emergere messaggi positivi, come a voler prevenire a San Marino situazioni incresciose che segnano in modo conflittuale il rapporto fra generazioni diverse. Questo anche in considerazione del fatto che, per fortuna, in Repubblica sembra non si registrino casi di particolare gravità nella vita della scuola, della famiglia, del rapporto con gli insegnanti e tra questi e i loro allievi. Ciò non toglie che si guardi al problema con la responsabilità educativa e con il dovuto coraggio di affrontarli nel caso fosse necessario. La Segreteria di Stato all’Istruzione ha caldeggiato presso le scuole la partecipazione di genitori, di insegnanti e di studenti.
Esperti, testimonials, esperienze vive e vissuti particolari sono chiamati ad aprire un discorso che, senza creare allarmismi, possa suggerire comportamenti e atteggiamenti di grande consapevolezza educativa, invitando i partecipanti a mettere in comune la stessa preoccupazione: non spaventarsi dei conflitti, per saper adottare misure che aiutino la mediazione e incoraggino veri e propri “patti di alleanze”.
Sono ancora vive, a questo proposito, le parole della prof. Carmen Leccardi, Università Bicocca di Milano, al Forum di Marzo: “A differenza della violenza, il conflitto è infatti anche una forma di dialogo. Si tratta dunque, in primo luogo, di rendere palesi le ragioni che hanno prodotto queste trasformazioni, a partire dall’obbligo di prolungare la convivenza tra genitori e figli sotto lo stesso tetto a causa dell’instabilità economica e nel quadro dell’odierna, forte dipendenza dei giovani dalla famiglia. Su di un diverso piano, è importante ragionare intorno agli aspetti che, in questo mutato scenario sociale, possono unire piuttosto che separare le generazioni”.
A conversare con i partecipanti saranno il dott. Oscar Miotti, Vice Presidente dell’Ordine Regionale Veneto degli Psicologi, affiancato dal dott. Roberto Ercolani, psicologo, “portavoce” della situazione sammarinese.
I lavori cominceranno con un saluto del Segretario di Stato all’Istruzione e Cultura On. Marco Podeschi e saranno condotti dal prof. Renato Di Nubila, responsabile scientifico del Forum che incoraggerà testimonianze ed esperienze a dialogare in momenti comuni di in uno scambio di reciproca fiducia.
Potrebbero sembrare temi ormai scontati che, invece, oggi richiedono un supplemento di nuova consapevolezza e di rinnovata responsabilità educativa. Frequenti sono i gravi episodi che segnano la cronaca di tutti i giorni nelle scuole italiane.
L’incontro del 19 maggio vorrebbe provocare una riflessione e far emergere messaggi positivi, come a voler prevenire a San Marino situazioni incresciose che segnano in modo conflittuale il rapporto fra generazioni diverse. Questo anche in considerazione del fatto che, per fortuna, in Repubblica sembra non si registrino casi di particolare gravità nella vita della scuola, della famiglia, del rapporto con gli insegnanti e tra questi e i loro allievi. Ciò non toglie che si guardi al problema con la responsabilità educativa e con il dovuto coraggio di affrontarli nel caso fosse necessario. La Segreteria di Stato all’Istruzione ha caldeggiato presso le scuole la partecipazione di genitori, di insegnanti e di studenti.
Esperti, testimonials, esperienze vive e vissuti particolari sono chiamati ad aprire un discorso che, senza creare allarmismi, possa suggerire comportamenti e atteggiamenti di grande consapevolezza educativa, invitando i partecipanti a mettere in comune la stessa preoccupazione: non spaventarsi dei conflitti, per saper adottare misure che aiutino la mediazione e incoraggino veri e propri “patti di alleanze”.
Sono ancora vive, a questo proposito, le parole della prof. Carmen Leccardi, Università Bicocca di Milano, al Forum di Marzo: “A differenza della violenza, il conflitto è infatti anche una forma di dialogo. Si tratta dunque, in primo luogo, di rendere palesi le ragioni che hanno prodotto queste trasformazioni, a partire dall’obbligo di prolungare la convivenza tra genitori e figli sotto lo stesso tetto a causa dell’instabilità economica e nel quadro dell’odierna, forte dipendenza dei giovani dalla famiglia. Su di un diverso piano, è importante ragionare intorno agli aspetti che, in questo mutato scenario sociale, possono unire piuttosto che separare le generazioni”.
A conversare con i partecipanti saranno il dott. Oscar Miotti, Vice Presidente dell’Ordine Regionale Veneto degli Psicologi, affiancato dal dott. Roberto Ercolani, psicologo, “portavoce” della situazione sammarinese.
I lavori cominceranno con un saluto del Segretario di Stato all’Istruzione e Cultura On. Marco Podeschi e saranno condotti dal prof. Renato Di Nubila, responsabile scientifico del Forum che incoraggerà testimonianze ed esperienze a dialogare in momenti comuni di in uno scambio di reciproca fiducia.
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