Nella mattinata odierna, nella Sala del Consiglio Grande e Generale di Palazzo Pubblico, numerose Autorità e un’ampia platea composta anche dagli studenti della Scuola Secondaria Superiore sammarinese, ha assistito all’Udienza concessa dagli Eccellentissimi Capitani Reggenti S.E. Francesca Civerchia e S.E. Dalibor Riccardi, alla Dott. ssa Roberta Bruzzone, nota criminologa e psicologa forense in visita a San Marino nell’ambito delle celebrazioni della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, proclamata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. L’Udienza è iniziata con gli indirizzi di saluto del Segretario di Stato per l’Istruzione e Cultura, Teodoro Lonfernini, del Segretario di Stato per la Sanità, Mariella Mularoni e del Segretario di Stato per la Giustizia, Stefano Canti, che hanno sottolineato il valore emblematico delle iniziative celebrative e il loro encomio per l’opera di sensibilizzazione di cui la Dott. ssa Bruzzone è autorevole interprete.
Il Segretario di Stato per la Cultura Lonfernini ha introdotto il profilo dell’Ospite che annovera prestigiosi riconoscimenti anche internazionali, conseguiti lungo un percorso di indubbio valore per l’impegno civile e culturale che da sempre la pone in prima linea nel contrasto al fenomeno della violenza. La nota criminologa ha ottenuto prestigiose qualifiche presso centri di eccellenza e ha collaborato con Autorità riconosciute a livello globale. Nel corso della sua professione si è affermata come una delle massime esperte nell’analisi e ricostruzione della scena del crimine. Ha lavorato a fianco di accademici e professionisti di rilievo, affrontando e risolvendo casi complessi, anche di cronaca internazionale. E’ altresì ambasciatrice mondiale del Telefono Rosa Onlus. “La presenza della Dott. ssa Bruzzone oggi, nella cornice della nostra Repubblica, rappresenta un’occasione unica. La sua partecipazione alla nostra stagione teatrale, con l’intento di mettere a disposizione il suo sapere per arricchire la cultura condivisa e popolare a favore di tutti, sottolinea la sua instancabile dedizione nel portare conoscenza e consapevolezza a un pubblico ampio e diversificato”, ha dichiarato il Segretario di Stato.
“La violenza colpisce in modo trasversale, senza distinzione di età, ceto sociale o cultura. Sento il dovere di sottolineare come la violenza sulle donne abbia ripercussioni devastanti sulla salute, non solo fisica ma anche psicologica, sia delle vittime che di chi le circonda. L’impegno della Repubblica di San Marino in questo ambito deve essere costante e articolato: da un lato attraverso politiche di prevenzione e protezione; dall’altro, con la promozione di una cultura del rispetto, della parità e della giustizia”, ha dichiarato il Segretario di Stato Mularoni.
Ha proseguito infine il Segretario di Stato Canti ripercorrendo i dati ufficiali relativi alla Repubblica di San Marino, oltre che l’iter di ratifica del recente Decreto Delegato n. 161/2024 che è intervenuto sulla Legge per la prevenzione e la repressione della violenza contro le donne e di genere, e sul codice penale, introducendo importanti novità nell’Ordinamento sammarinese. “Tuttavia non c’è legge che possa sostituire un ormai non più rimandabile, cambiamento culturale. E’ quindi con questo intendimento che oggi mi rivolgo anche a voi ragazzi”, ha affermato il Segretario per la Giustizia.
Al termine degli indirizzi di saluto dei Segretari di Stato, è intervenuta la Dott. ssa Roberta Bruzzone che ha evidenziato sempre più preoccupanti parametri di violenza, peggiorati nel corso degli ultimi anni e che, in particolare, caratterizzano l’età giovanile. Violenza fisica, psicologica, sessuale e verbale sono protagoniste della contemporaneità e lasciano pensare a un troppo reale film dell’orrore. E’ necessario pertanto intervenire con la massima urgenza per decostruire e rendere riconoscibili determinati schemi ricorrenti che spesso accompagnano i più efferati atti violenti. La Dott. ssa Bruzzone si è poi rivolta ai giovani studenti presenti in Aula, affermando che la violenza è talvolta espressione di uno sbagliato percorso educativo. “Non abbiamo altro tempo da perdere” se vogliamo assistere a sempre più frequenti “Favole da incubo”, ha concluso il suo apprezzato intervento.
La Reggenza ha terminato l’Udienza esprimendo encomio all’Ospite nel testimoniare il suo radicato impegno, rivolto ad un ampio e trasversale pubblico, con parole di forte denuncia nei confronti di una grave questione irrisolta che anima a fondo le nostre coscienze. “Ogni donna che con fatica cerca di uscire da una situazione di paura e di vergogna oltre che di violenza, deve essere certa di aver al proprio fianco un’intera comunità, in grado di adoperarsi, attraverso le Istituzioni, con idonei strumenti normativi e con una solida rete di servizi e di strutture, per garantire l’effettivo rispetto dei suoi diritti e della sua dignità”, hanno pronunciato gli Eccellentissimi Capitani Reggenti. L’evento istituzionale odierno è stato fortemente voluto dall’Eccellentissima Reggenza ed ha riscosso grande attenzione ed interesse.