In breve risposta al comunicato odierno di SSD, titolato “Il compito della Sinistra”, RETE Movimento Civico comunica, in tutta serenità, che non si possono fare politiche di sinistra alleandosi a doppia mandata con l’unico partito sammarinese che, storicamente, sia a rappresentanza dell’oligarchica del Paese.
Non si può promettere alla popolazione il massimo impegno per “andare fino in fondo nell’opera di risanamento” del sistema bancario, quando nel capoverso precedente si negano le responsabilità di un governo che per due terzi è il medesimo dal 2012, finendo quindi per insultare i cittadini sammarinesi considerandoli poco attenti o per nulla perspicaci.
Non si può, infine, parlare di “vera sinistra” mettendola in contrapposizione alla scelta del consigliere Tony Margiotta, il quale ha coraggiosamente abbandonato il confortevole alveo della maggioranza di governo da Presidente della Commissione Finanze, quindi conscio di quale lama infilata nel tessuto sociale fosse l’azione del governo.
Se Sinistra Socialista Democratica reputasse reale il nome datosi e grazie al quale raccoglie ancora i voti di un elettorato sempre più confuso, a Strasburgo avrebbe aderito alla Sinistra Unita Europea-Sinistra Verde Scandinava e non al calderone del Gruppo Socialista ove confluiscono forze di ogni genere.
Se così avesse fatto, potrebbe parlare da sinistra.
Quel che può fare ora, invece, è pontificare da forza che ha barattato la difesa delle classi più deboli per schierarsi al fianco del più forte, nelle sedie del Congresso, a punire e vituperare i propri vecchi elettori.
Comunicato stampa
RETE Movimento Civico
Non si può promettere alla popolazione il massimo impegno per “andare fino in fondo nell’opera di risanamento” del sistema bancario, quando nel capoverso precedente si negano le responsabilità di un governo che per due terzi è il medesimo dal 2012, finendo quindi per insultare i cittadini sammarinesi considerandoli poco attenti o per nulla perspicaci.
Non si può, infine, parlare di “vera sinistra” mettendola in contrapposizione alla scelta del consigliere Tony Margiotta, il quale ha coraggiosamente abbandonato il confortevole alveo della maggioranza di governo da Presidente della Commissione Finanze, quindi conscio di quale lama infilata nel tessuto sociale fosse l’azione del governo.
Se Sinistra Socialista Democratica reputasse reale il nome datosi e grazie al quale raccoglie ancora i voti di un elettorato sempre più confuso, a Strasburgo avrebbe aderito alla Sinistra Unita Europea-Sinistra Verde Scandinava e non al calderone del Gruppo Socialista ove confluiscono forze di ogni genere.
Se così avesse fatto, potrebbe parlare da sinistra.
Quel che può fare ora, invece, è pontificare da forza che ha barattato la difesa delle classi più deboli per schierarsi al fianco del più forte, nelle sedie del Congresso, a punire e vituperare i propri vecchi elettori.
Comunicato stampa
RETE Movimento Civico
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