Il comitato di rappresentanza “NO-FUSIONE” rimane attivo ed operativo;
La vittoria del NO FUSIONE così schiacciante dovrebbe suggerire al Consiglio direttivo dell’Ente Cassa di Faetano di dimettersi immediatamente; tuttavia aspettiamo che si riuniscano in “conclave” per prendere le loro decisioni.
Nel frattempo lo esortiamo a chiedere a BSM SpA di:
1. non licenziare più alcun sammarinese;
2. risolvere il contenzioso con il personale;
3. fare a meno della carica di Amministratore Delegato, che Banca di San Marino non aveva mai avuto e voluto nei suoi quasi 100 anni di storia, nemmeno quando la raccolta superava i 2 miliardi di euro, considerando che oggi la raccolta è scesa a neanche 1 miliardo e 400 milioni;
4. contenere al minimo il costo della Direzione Generale e l’erogazione dei benefit;
5. contenere i costi della Governance;
6. studiare ed improntare una proposta di coinvolgimento del personale nella gestione, anche con l’obiettivo di calmierare l’onerosità delle risorse umane e valorizzare le loro professionalità;
7. evitare sprechi ed iniziative costose fuori dalla realtà del paese per non incrementare i costi bancari per attività superflue.
Nel frattempo occorre manifestare nei confronti di ABS, Segreteria Finanze e Banca Centrale, l’interesse di BSM SpA a procedere speditamente per arrivare al Memorandum d’Intesa con MEF e Banca d’Italia, in ottica di reciprocità dello svolgimento dell’attività finanziaria e di credito con l’Italia, salvaguardando il concetto di proporzionalità così come indicato nell’Assemblea degli Azionisti di BSM del 24 novembre 2018.
Rivedere ed aggiornare, mediante progetto articolato per obiettivi e per tempi, il Piano Industriale BSM 2018-2019-2020.
Comunicato stampa
La maggioranza dell’Assemblea dei Soci dell’Ente Cassa di Faetano, tenutasi il 25 novembre 2018.
La vittoria del NO FUSIONE così schiacciante dovrebbe suggerire al Consiglio direttivo dell’Ente Cassa di Faetano di dimettersi immediatamente; tuttavia aspettiamo che si riuniscano in “conclave” per prendere le loro decisioni.
Nel frattempo lo esortiamo a chiedere a BSM SpA di:
1. non licenziare più alcun sammarinese;
2. risolvere il contenzioso con il personale;
3. fare a meno della carica di Amministratore Delegato, che Banca di San Marino non aveva mai avuto e voluto nei suoi quasi 100 anni di storia, nemmeno quando la raccolta superava i 2 miliardi di euro, considerando che oggi la raccolta è scesa a neanche 1 miliardo e 400 milioni;
4. contenere al minimo il costo della Direzione Generale e l’erogazione dei benefit;
5. contenere i costi della Governance;
6. studiare ed improntare una proposta di coinvolgimento del personale nella gestione, anche con l’obiettivo di calmierare l’onerosità delle risorse umane e valorizzare le loro professionalità;
7. evitare sprechi ed iniziative costose fuori dalla realtà del paese per non incrementare i costi bancari per attività superflue.
Nel frattempo occorre manifestare nei confronti di ABS, Segreteria Finanze e Banca Centrale, l’interesse di BSM SpA a procedere speditamente per arrivare al Memorandum d’Intesa con MEF e Banca d’Italia, in ottica di reciprocità dello svolgimento dell’attività finanziaria e di credito con l’Italia, salvaguardando il concetto di proporzionalità così come indicato nell’Assemblea degli Azionisti di BSM del 24 novembre 2018.
Rivedere ed aggiornare, mediante progetto articolato per obiettivi e per tempi, il Piano Industriale BSM 2018-2019-2020.
Comunicato stampa
La maggioranza dell’Assemblea dei Soci dell’Ente Cassa di Faetano, tenutasi il 25 novembre 2018.
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