Veniamo a conoscenza in queste ore dell’ordinanza che ha portato agli arresti e perquisizioni degli ultimi giorni. In essa il giudice ricostruisce alcuni passaggi politici legati alla sorte della Banca Centrale guidata da Grais (o meglio da Confuorti) che da subito produsse azioni radicali di distruzione di BCSM di allora con effetti sul sistema:
"…Come accennato, il contraccolpo sul sistema fu talmente forte da far sì che le immediate direttrici di azione della 'rinnovata' Banca Centrale incisero ben presto sull'equilibrio di maggioranza nella precedente legislatura, così da CONCORRERE ALLE DINAMICHE CHE PORTARONO POI ALLE LEZIONI POLITICHE DEL 20 NOVEMBRE 2016…" "…è così che l'indirizzo della Direzione Savorelli SI PONE COME ELEMENTO DI CONTINUITA' TRA LA PASSATA E LA PRESENTE LEGISLATURA…".
Poco dopo la nomina del Presidente Grais nel Partito dei Socialisti e dei Democratici è partito uno scontro politico che si è intensificato con la crisi di governo e concluso con la scissione ad agosto 2016, soprattutto a causa della linea di Banca Centrale che stava emergendo. Uno scontro che vedeva da una parte metà del PSD e la DC e dall’altra l’altra metà del PSD e Alleanza Popolare.
I sostenitori di quella Banca Centrale hanno da allora e per oltre due anni puntato il dito contro il PSD e gli altri sulla stessa posizione, rivendicando il ruolo di moralizzatori, di fautori della trasparenza e del cambiamento.
Quale grandissima ipocrisia. Quale errore politico. Quale disastro per il paese.
Rivendichiamo ora come allora, con grande forza, la scelta fatta di non schierarci a fianco di chi partecipava o lasciava lavorare per attuare un piano criminale che ora si svela nella sua scelleratezza di sabotaggio a scapito degli avversari politici o tecnici in Banca Centrale e di salvataggio di una banca anche al costo di violare leggi e mettere in pericolo i risparmi dei correntisti e dei lavoratori con il fondo pensioni.
Alla luce dei fatti degli ultimi mesi, ed in particolare della pubblicazione dell’ordinanza, è chiaro che una parte dell’attuale maggioranza è sodale agli interessi di quel gruppo di potere che ha coinvolto diversi vertici di Banca Centrale e soprattutto interessi esterni alla repubblica e che sarà perciò spazzata via sotto il peso delle responsabilità che stanno emergendo.
Puntiamo ora noi il dito contro chi, per interesse personale, politico, diretto o indiretto, ha dapprima partecipato al piano, poi ha prodotto una dolorosa separazione tra compagni e inseguito una inesistente narrazione di rinascita attraverso quella BCSM. Puntiamo il dito anche perché sono riusciti a coinvolgere anche chi non aveva parte in quel piano e che ora può e deve ribellarsi anch’esso per quanto accaduto e per le menzogne emerse.
Il PSD si riferisce anche a tutti coloro nella maggioranza si sono accorti dell’inganno, riconoscendo che per ora solo il Consigliere Margiotta, con grande coraggio, ha aperto un fronte.
Siamo convinti che le vicende riportate saranno uno spartiacque per la prossima legislatura: chi non si dissocerà rimarrà schiacciato politicamente. Il PSD non avrà problemi a tornare a ragionare con chi è stato vittima di un raggiro e sarà invece inflessibile contro chi ha promosso un piano criminale e scisso con dolo il PSD nel 2016. Qualora responsabilità saranno dimostrate, essi dovranno pagare politicamente e non solo la loro condotta.
"…Come accennato, il contraccolpo sul sistema fu talmente forte da far sì che le immediate direttrici di azione della 'rinnovata' Banca Centrale incisero ben presto sull'equilibrio di maggioranza nella precedente legislatura, così da CONCORRERE ALLE DINAMICHE CHE PORTARONO POI ALLE LEZIONI POLITICHE DEL 20 NOVEMBRE 2016…" "…è così che l'indirizzo della Direzione Savorelli SI PONE COME ELEMENTO DI CONTINUITA' TRA LA PASSATA E LA PRESENTE LEGISLATURA…".
Poco dopo la nomina del Presidente Grais nel Partito dei Socialisti e dei Democratici è partito uno scontro politico che si è intensificato con la crisi di governo e concluso con la scissione ad agosto 2016, soprattutto a causa della linea di Banca Centrale che stava emergendo. Uno scontro che vedeva da una parte metà del PSD e la DC e dall’altra l’altra metà del PSD e Alleanza Popolare.
I sostenitori di quella Banca Centrale hanno da allora e per oltre due anni puntato il dito contro il PSD e gli altri sulla stessa posizione, rivendicando il ruolo di moralizzatori, di fautori della trasparenza e del cambiamento.
Quale grandissima ipocrisia. Quale errore politico. Quale disastro per il paese.
Rivendichiamo ora come allora, con grande forza, la scelta fatta di non schierarci a fianco di chi partecipava o lasciava lavorare per attuare un piano criminale che ora si svela nella sua scelleratezza di sabotaggio a scapito degli avversari politici o tecnici in Banca Centrale e di salvataggio di una banca anche al costo di violare leggi e mettere in pericolo i risparmi dei correntisti e dei lavoratori con il fondo pensioni.
Alla luce dei fatti degli ultimi mesi, ed in particolare della pubblicazione dell’ordinanza, è chiaro che una parte dell’attuale maggioranza è sodale agli interessi di quel gruppo di potere che ha coinvolto diversi vertici di Banca Centrale e soprattutto interessi esterni alla repubblica e che sarà perciò spazzata via sotto il peso delle responsabilità che stanno emergendo.
Puntiamo ora noi il dito contro chi, per interesse personale, politico, diretto o indiretto, ha dapprima partecipato al piano, poi ha prodotto una dolorosa separazione tra compagni e inseguito una inesistente narrazione di rinascita attraverso quella BCSM. Puntiamo il dito anche perché sono riusciti a coinvolgere anche chi non aveva parte in quel piano e che ora può e deve ribellarsi anch’esso per quanto accaduto e per le menzogne emerse.
Il PSD si riferisce anche a tutti coloro nella maggioranza si sono accorti dell’inganno, riconoscendo che per ora solo il Consigliere Margiotta, con grande coraggio, ha aperto un fronte.
Siamo convinti che le vicende riportate saranno uno spartiacque per la prossima legislatura: chi non si dissocerà rimarrà schiacciato politicamente. Il PSD non avrà problemi a tornare a ragionare con chi è stato vittima di un raggiro e sarà invece inflessibile contro chi ha promosso un piano criminale e scisso con dolo il PSD nel 2016. Qualora responsabilità saranno dimostrate, essi dovranno pagare politicamente e non solo la loro condotta.
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