È stato ritrovato in mattinata il corpo senza vita di una donna, sui 40-45 anni, probabilmente italiana, riversa nel tratto del fiume Marecchia in coincidenza di via Coletti a Rimini. L'allarme è scattato intorno alle otto al centralino della polizia di Stato, un passante aveva notato il corpo di una donna a pancia in giù dell'acqua bassa e melmosa di una delle due sponde del Marecchia. Sul posto sono arrivati i poliziotti della questura di Rimini e i vigili del fuoco per il recupero della salma. Ad una prima analisi del medico legale non ci sarebbero segni di violenza. La donna era distesa semi svestita, con i pantaloni ripiegati e poco lontano una scarpa. L'ipotesi più probabile è un gesto volontario, o un malore. Nessun documento d'identità e nessuna borsa sono stati trovati vicino al cadavere. Il magistrato di turno, Paolo Gengarelli, è stato avvertito delle forze dell'ordine e il cadavere trasportato all'obitorio per i successivi accertamenti
Ha colpito la madre, con pugni e un bastone di legno al capo, mandandola all'Ospedale in prognosi riservata, perché lo aveva criticato dopo che lui si era portato a casa una donna conosciuta in discoteca. All'alba di oggi i carabinieri della Stazione di Rimini Flaminia hanno fermato la furia dell'uomo, riminese di 35 anni, arrestandolo in flagranza per maltrattamenti in famiglia e lesioni gravi. L'uomo, in stato di alterazione psicofisica, verosimilmente per un abuso di stupefacenti, è rientrato a casa in compagnia di una donna conosciuta occasionalmente in discoteca. È nato un litigio con la madre, critica verso lo stile di vita del figlio: l'uomo ha aggredito la donna, 57enne, colpendola più volte alla testa con pugni e un bastone di legno. La donna, che dagli accertamenti è emerso che sarebbe stata già vittima di analoghe aggressioni da parte del figlio, non aveva mai voluto denunciare il figlio. Oggi ha avuto la forza di chiamare i Cc. Soccorsa dal 118 è stata ricoverata in prognosi riservata
È stato arrestato ieri pomeriggio dalla polizia di Stato a Rimini in flagranza di reato, un uomo di 33 anni che maltrattava ripetutamente la sorella davanti alla nipotina di quattro anni. La donna aveva già da tempo fatto denuncia alla polizia, ma ieri pomeriggio le cose hanno preso una piega più pericolosa tanto che gli agenti sono stati costretti ad intervenire due volte nel giro di poche ore. Una prima volta chiamati dei vicini che avevano sentito delle urla e rumori provenienti dall'appartamento di fianco. All'arrivo i poliziotti hanno trovato l'uomo, ucraino, in casa che si diceva calmo, ma tutto intorno c'erano segni visibili di una recente lite con piatti rotti per terra e mobili spostati. Il primo intervento si è concluso con un ammonimento nei confronti dell'uomo, il secondo invece l'ho portato dritto in carcere. Poche ore dopo infatti gli agenti di polizia sono stati chiamati dalla madre del 33 enne e dalla sorella scappate in strada impaurite. All'arrivo delle volanti l'uomo non solo non si è calmato ma ha continuato a minacciare pesantemente, anche di morte, le due donne finendo così arrestato in flagranza di reato per maltrattamenti in famiglia. Il 33enne è ora agli arresti in carcere in attesa della convalida del gip.
Ha colpito la madre, con pugni e un bastone di legno al capo, mandandola all'Ospedale in prognosi riservata, perché lo aveva criticato dopo che lui si era portato a casa una donna conosciuta in discoteca. All'alba di oggi i carabinieri della Stazione di Rimini Flaminia hanno fermato la furia dell'uomo, riminese di 35 anni, arrestandolo in flagranza per maltrattamenti in famiglia e lesioni gravi. L'uomo, in stato di alterazione psicofisica, verosimilmente per un abuso di stupefacenti, è rientrato a casa in compagnia di una donna conosciuta occasionalmente in discoteca. È nato un litigio con la madre, critica verso lo stile di vita del figlio: l'uomo ha aggredito la donna, 57enne, colpendola più volte alla testa con pugni e un bastone di legno. La donna, che dagli accertamenti è emerso che sarebbe stata già vittima di analoghe aggressioni da parte del figlio, non aveva mai voluto denunciare il figlio. Oggi ha avuto la forza di chiamare i Cc. Soccorsa dal 118 è stata ricoverata in prognosi riservata
È stato arrestato ieri pomeriggio dalla polizia di Stato a Rimini in flagranza di reato, un uomo di 33 anni che maltrattava ripetutamente la sorella davanti alla nipotina di quattro anni. La donna aveva già da tempo fatto denuncia alla polizia, ma ieri pomeriggio le cose hanno preso una piega più pericolosa tanto che gli agenti sono stati costretti ad intervenire due volte nel giro di poche ore. Una prima volta chiamati dei vicini che avevano sentito delle urla e rumori provenienti dall'appartamento di fianco. All'arrivo i poliziotti hanno trovato l'uomo, ucraino, in casa che si diceva calmo, ma tutto intorno c'erano segni visibili di una recente lite con piatti rotti per terra e mobili spostati. Il primo intervento si è concluso con un ammonimento nei confronti dell'uomo, il secondo invece l'ho portato dritto in carcere. Poche ore dopo infatti gli agenti di polizia sono stati chiamati dalla madre del 33 enne e dalla sorella scappate in strada impaurite. All'arrivo delle volanti l'uomo non solo non si è calmato ma ha continuato a minacciare pesantemente, anche di morte, le due donne finendo così arrestato in flagranza di reato per maltrattamenti in famiglia. Il 33enne è ora agli arresti in carcere in attesa della convalida del gip.
Riproduzione riservata ©