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"Mementi: mercoledì d'autore" alla Giochi del Titano



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24 apr 2024
1 mag 2024
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22 mag 2024
29 mag 2024
"Mementi: mercoledì d'autore" alla Giochi del Titano

Dopo il grande successo della prima edizione, ritorna dal 3 aprile alla Giochi del Titano Spa la rassegna letteraria “MEMENTI – Mercoledì d’autore” che vedrà come protagonisti prestigiosi autori che si avvicenderanno ogni mercoledì alle 18.30 nella presentazione delle loro opere. Organizzata da Giochi del Titano Spa in collaborazione con la casa editrice bolognese Minerva, la rassegna nasce dalla volontà di offrire un punto di riferimento culturale restando ancorata ad un territorio ampio e variegato come quello delle due Regioni confinanti con la Repubblica di San Marino: Emilia-Romagna e Marche. Un’iniziativa che si colloca nel solco dell’attività della Giochi del Titano, che non è solo gioco ma anche sostegno e impegno per numerosi aspetti che riguardano la cultura, lo sport e la valorizzazione di iniziative di carattere sociale e che si affianca agli altri eventi voluti dalla sala da gioco sammarinese, che si conferma incrocio di cultura, arte e divertimento Il titolo della rassegna – MEMENTI – si ispira al ricordo, la memoria, l’appunto scritto: l’obiettivo è quello di offrire interessanti spunti di riflessione sui temi che attraversano l’attualità e che interessano la nostra società. Gli autori converseranno con i giornalisti Debora Grossi, Giuseppe Tassi e Sergio Barducci, che si alterneranno nella conduzione degli incontri, che si terranno nella Sala Rubino in Strada dei Censiti 21, a Rovereta (RSM) con ingresso libero e aperti alla partecipazione del pubblico. A seguire, gli ospiti saranno invitati a prendere parte al cocktail time a cura di Giochi del Titano.

3 aprile

FEDERICO BINI è nato a Bagni di Lucca nel 1992. Si occupa di molteplici impegni che vanno dall’impresa di famiglia a un’intensa attività pubblicistica e di studio in ambito politico, giornalistico e storico. Collabora con “il Giornale”, “ilGiornale.it” e “Libero”. Tra le sue pubblicazioni: ‘Montanelli e il suo Giornale’ (Gruppo Albatros); ‘Roberto Gervaso. L’ultimo dandy’ (L’Universale) assieme a Giancarlo Mazzuca; ‘Un passo dietro Craxi’ (Edizioni We); ‘Una democrazia difficile. Partiti, leader e governi dell’Italia repubblicana’ (Gruppo Albatros); ‘All’ombra di Enrico Cuccia. Potere e capitalismo nel Novecento italiano (Giubilei Regnani) e ‘Grande Italia. Vite, storie, aneddoti, vizi e virtù di alcuni grandi personaggi italiani incontrati e raccontati’ (Edizioni We). È stato per un breve periodo condirettore del settimanale “Il Caffè”. Il Cagnone. Giancarlo Mazzuca, Testimone di due secoli (Minerva) Giancarlo Mazzuca è stato un protagonista della cultura italiana. Un arciromagnolo con un profondo amore per la sua terra d’origine (la Romagna), l’Italia e il giornalismo. Nella sua lunga e prestigiosa carriera ha attraversato due secoli descrivendo, osservando e incontrando grandi, geniali e controversi italiani: Gianni Agnelli, Silvio Berlusconi, Raul Gardini, Indro Montanelli, Gianni Brera, Giovanni Spadolini, Vittorio Feltri, Attilio Monti, Enrico Cuccia ecc… La vita del “Cagnone” è un viaggio ricco di incontri, aneddoti, retroscena, ascese e cadute di chi è arrivato a toccare il potere da vicino, dedicando tutto il tempo al proprio mestiere. E oggi, alla soglia di quasi ottant’anni, guardandolo negli occhi spesso persi nel vuoto, mi viene da chiedergli: ma, alla fine, sei stato felice, Giancarlo? Lui, conoscendolo, scuoterà la testa bofonchiando qualcosa in dialetto per non rispondere e facendo abilmente scivolare il discorso su un diverso argomento. Spetterà quindi al lettore dare una risposta e ritrovare in questi due secoli del Cagnone ricordi, episodi, curiosità di un mondo che ormai non c’è più.

10 aprile

MADDALENA CREPET si è laureata in Storia contemporanea con una tesi sul tentato omicidio del professor Sergio Lenci da parte della banda armata Prima Linea, avvenuto nel 1980. Ha frequentato il corso biennale Scrivere presso la Scuola Holden di Torino. Rientrata a Roma, lavora come ufficio stampa e consulente editoriale. Ci siamo traditi tutti (Solferino) Lui fa l’operaio alla Breda, a Milano, e lo chiamano Husky per via dei suoi strani occhi chiari. Lei è la figlia di una famiglia romana benestante, la bella e spregiudicata Costanza. La loro prima vittima è Enea Cassini, un magistrato che indaga sull’Autonomia milanese: ucciso a sangue freddo con tre colpi di pistola. E in quel cupo inizio degli anni Settanta, per chi sceglie la lotta armata non c’è ritorno. Husky e Costanza, assieme a un manipolo di amici, sono usciti da Lotta Continua per fondare Prima Linea e sono decisi a punire o eliminare, con le loro operazioni, i «nemici del popolo». All’inizio è un’avventura che salda la loro relazione e i rapporti con gli altri compagni in un potente coagulo di passione e sangue, lealtà e missione. Poi cominciano le liti all’interno del gruppo e, con altre formazioni, la vita diventa clandestina, il pericolo si aggrava. Finché Husky capisce che non sta più combattendo per un ideale come credeva: l’unica cosa che gli interessa ormai è l’amore di Costanza. E lei, invece, per cosa combatte? Crepet fa rivivere con accuratezza una stagione di terrorismo, scontro politico, fermento sociale, accendendo uno sguardo partecipe anche sugli amori e i tradimenti, le speranze e gli orrori. Strappa la patina opaca del passato per indagare la verità di una gioventù tragicamente perduta eppure simile, negli slanci e nelle illusioni, a quella di ogni tempo. E restituisce la guerra civile italiana degli anni Settanta a tinte forti e inattese, come un’immagine restaurata che torna in vita per occhi nuovi e nuove riflessioni.

17 aprile

ANNA CHERUBINI sceneggiatrice, scrittrice e autrice televisiva, lavora da anni come consulente editoriale e ghostwriter. Ha pubblicato Noi non ci lasceremo mai (con Federica Lisi, Mondadori 2015), L’amore vero (Rizzoli 2016) e L’estate dei sospetti (con Monica Mariani, Rai Libri 2022). Diventeremo amiche (Solferino) Esistono nella vita destini paralleli e due di questi destini si sono sfiorati, quattro decenni fa, all’ombra del Cupolone. Sono quelli di Emanuela Orlandi e di Anna Cherubini. Entrambe figlie di funzionari vaticani, entrambe con famiglie numerose e amati fratelli maggiori, entrambe appassionate di musica. La loro è un’adolescenza degli anni Ottanta: gli incontri ai giardinetti, le chiacchiere sui muretti, le corse in bici o sui pattini, la passione per le canzoni di Baglioni. Anna ha per la ragazzina più grande un’ammirazione venata di timidezza: vorrebbe che fossero amiche. Pensa che forse presto lo diventeranno. Ma un giorno, quella ragazzina sparisce. E mesi dopo, il suo posto alla scuola di musica verrà preso proprio da Anna, che comincerà a frequentare gli stessi corridoi da cui lei è uscita, in quel giugno del 1983, per mai più tornare a casa. A distanza di tempo da quei fatti, Cherubini trova il coraggio per affrontare di petto la storia di un rapporto mai sbocciato e di un caso ancora irrisolto. Una tragedia su cui da una vita si interroga: sarebbe potuto succedere a qualsiasi figlia di un impiegato del Vaticano? Sarebbe potuto succedere a lei?

24 aprile

LUCA RESTIVO Nato a Castel San Pietro, si laurea in scienze della comunicazione a Bologna, perfezionando i suoi studi in Editoria e comunicazione a Pavia e conseguendo il Master in Cinema e produzione audiovisiva, ALMED, all'Università Cattolica a Milano dove oggi vive e lavora scrivendo per la tv e per la radio. San Marino goodbye (Blackie Edizioni) Un giorno i confini della repubblica più antica del mondo si chiudono. Secoli di convivenza terminano con il calare di una sbarra arrugginita. Gli animi si scaldano, mentre i conti correnti vengono congelati. Milioni di italiani si accorgono di avere uno Stato dentro il proprio Stato, e che ora è davvero arrabbiato. A questo punto succede di tutto. C’è chi cerca di varcare i confini con l’inganno e chi difende la frontiera con ogni mezzo. Ci sono Capitani Reggenti imbroglioni, giovani idealisti e doganieri integerrimi, vacanzieri con la passione per il duce e influencer con quella del fatturato. C’è la diplomazia internazionale che si muove, mentre l’ombra del complotto si allunga sul monte Titano. C’è chi trova il tempo per amare anche con la guerra alle porte. Ritroviamo tutti gli elementi che caratterizzano questi tempi inquieti: l’ossessione per i confini, i venti di guerra, l’odio per il diverso, i danni di una certa retorica. Fino al colpo di scena finale, il romanzo rimane in bilico tra commedia e tragedia. Come sempre avviene nel nostro Paese, e in quelli che esso contiene.

1 maggio

FRANCO NUGNES è il direttore di Motorsport.com Italy. Ha iniziato a collaborare con il quotidiano il Secolo XIX nel 1979 prima di entrare nella redazione di Autosprint nel 1985 dove è rimasto 20 anni fino ad arrivare al ruolo di vice-direttore. Dal 2001 è passato a SportAutoMoto, settimanale di auto e moto da corsa e nel 2009 ha partecipato alla nascita di Omnicorse.it, prima che il sito entrasse nel network di Motorsport.com. Sposato con Laura, ha due figli, Matteo e Giorgia. Ha corso in turismo e GT conseguendo diverse vittorie. Senna, le verità (Minerva) Sono trascorsi trent’anni da quel tragico 1° maggio 1994. E il tempo non sembra passato. La memoria di Ayrton Senna è ancora viva, intatta. Il ricordo di “Magic” è trasmesso anche alle nuove generazioni di appassionati di F1 che non lo hanno potuto vedere in azione perché non erano nemmeno nati, un mito che si è costruito in pista con imprese straordinarie che lo hanno portato a vincere tre titoli mondiali. E chissà dove sarebbe potuto arrivare se quel piantone non si fosse rotto alla curva del Tamburello durante il GP di San Marino. Certamente stava parlando con la Ferrari per lasciare la Williams a fine anno e approdare a Maranello, concretizzando un sogno, ma l’incidente al settimo giro sembrava che non avesse spezzato solo la vita del pilota più grande, ma potesse mettere fine alla F1, dopo il weekend più nero nella storia del Motorsport. Questo libro non cerca nuove clamorose verità, ma prova a mettere in fila i fatti di una storia incredibile che ha ancora qualche domanda senza risposta. Chi all’epoca aveva seguito per “Autosprint” l’inchiesta giornalistica, a distanza di tre decenni è tornato a parlare con tutti i protagonisti di quell’evento che mobilitò l’attenzione mediatica mondiale per ricostruire, in una sorta di gioco degli specchi, una tragedia che nella testimonianza di chi l’ha vissuta fa emergere la grandezza di un campione che ha sfidato il fato. Con storie di vita e di morte che s’incrociano.

8 maggio

CINZIA TANI Cinzia Tani è autrice e conduttrice di programmi televisivi, tra cui FantasticaMente, Italia mia benché, La Rai @ la carte, Visioni private e Il caffè. Insegna Storia sociale del delitto alla facoltà di Sociologia dell'Università La Sapienza di Roma, e nel 2004 è stata nominata Cavaliere su iniziativa del Presidente della Repubblica Italiana Carlo Azeglio Ciampi. Ha pubblicato per Mondadori: Assassine (1998), Coppie assassine (1999), Nero di Londra (2001), Amori crudeli (2003), L'insonne (2005), Sole e ombra (2007, premio Selezione Campiello), Lo stupore del mondo (2009), Charleston (2010), Io sono un'assassina (2011), Il bacio della dionea (2012), Mia per sempre (2013), Il capolavoro (2017). Per Rizzoli ha pubblicato Donne pericolose. Passioni che hanno cambiato la storia (2016), Darei la vita. Grandi donne di grandi uomini (2017), Figli del segreto (2018) e Donne di spade (Mondadori 2019). Il mondo in pugno. Storie di ragazzi prodigiosi (Vallecchi Editore) I giovani sono affascinati da personaggi come Malala Yousafzai che a diciassette anni ha vinto il Premio Nobel per la Pace, o Greta Thunberg che a sedici ha mobilitato milioni di ragazzi per fermare il cambiamento climatico. Ma anche da giovani sportivi, musicisti, artisti, scienziati. Cosa hanno fatto queste persone per raggiungere i loro traguardi, per realizzarsi? Quanto sono stati importanti talento precoce, passione, volontà, capacità di effettuare rinunce, aiuto dei genitori, di maestri e amici? In questi mesi si parla tanto di ragazzi violenti, baby gangs, aggressioni, rapine e atti vandalici perpetrati da adolescenti. Che cosa è mancato in famiglia o a scuola? Cosa vogliono, a cosa non sanno rinunciare, di cosa hanno bisogno? Il mondo in pugno racconta l’infanzia e l’adolescenza di personaggi eccezionali dell’Ottocento e Novecento. Giovani che hanno realizzato se stessi, compiuto conquiste importanti, raggiunto traguardi, seguito un ideale. Qual è stato il prezzo che hanno pagato? Quali le delusioni, le paure, gli sbagli, l’entusiasmo, l’ambizione?

15 maggio

BEBA MARSANO Genovese di nascita, milanese d’adozione, cosmopolita per vocazione, Beba Marsano è giornalista, critica e storica dell’arte, esperta di turismo culturale. Ha scritto e scrive per le maggiori testate nazionali: Corriere della Sera, Panorama, Oggi, Capital. Ha curato mostre, eventi e monografie di numerosi artisti contemporanei. Come autrice ha collaborato con Rai Uno e pubblicato con Electa Mondadori e Moshe Tabibnia. Ha firmato tre volumi della collana Vale un Viaggio per Cinquesensi editore Vale un viaggio 3. Altre 101 meraviglie d’Italia da scoprire (Cinquesensi Editore) L’Italia va riscoperta e consapevolmente comunicata con cognizione, entusiasmo, idee innovative. Prerogative che richiedono tempo, conoscenza e passione autentica. Su questa traccia è nato il progetto di collana Vale un Viaggio, interpretata da Beba Marsano, che ha percorso in lungo e largo il Bel Paese andando a selezionare e a svelarci ancora 101 luoghi d’arte e di bellezza (i primi due titoli risalgono al 2016 e al 2018), fuori dai tradizionali percorsi proposti a un turismo ormai assuefatto soltanto ai grandi miti italiani. Lavoro impegnativo che l’autrice ha condotto, con lungimiranza e taglio originale, recandosi nei rispettivi luoghi, non solo col fine di fornire al lettore una preziosa antologia di siti artistici e luoghi naturalistici da riscoprire e proporre nel loro oggettivo valore, ma anche con l’intenzione di trasmettere le emozioni vissute in prima persona. E l’ha fatto attraverso una scrittura brillante che non cede alla tentazione del linguaggio specialistico, scegliendo una cifra narrativa/saggistica di svelta eppure densa sostanza contenutistica.

22 maggio

ANDREA SEGRE’ insegna Economia circolare e Politiche per lo sviluppo sostenibile all’Università di Bologna. È noto per le ricerche e i progetti pionieristici sullo spreco alimentare: fondatore di Last Minute Market e della Giornata nazionale di Prevenzione dello spreco alimentare (5 febbraio), Andrea Segrè è direttore scientifico della campagna pubblica di sensibilizzazione Spreco Zero e dell’Osservatorio Waste Watcher International sul cibo e le abitudini alimentari. Nelle ultime stagioni la sua ricerca è focalizzata anche sullo ‘ius cibi’, il diritto al cibo e la cittadinanza alimentare come nuove frontiere di civiltà per le società contemporanee. È attualmente Consigliere speciale del sindaco di Bologna per le politiche alimentari urbane e metropolitane. Globesity è il suo primo romanzo. Globesity (Minerva) Un giovane e inesperto ricercatore viene coinvolto nel progetto di un gruppo di scienziati criminali con base a Cipro. Al centro del complotto internazionale ci sono gli interessi economici delle multinazionali alimentari che producono cibo spazzatura, una nuova minaccia spietata e globale. Il giovane è affiancato da un collega più esperto. Insieme iniziano un viaggio fra vari Paesi del bacino del Mediterraneo che li porterà ad attraversare rocambolescamente il Nord Africa, fra brulicanti suq e ristoranti tradizionali, rapine e inseguimenti stradali, carovane di migranti e laboratori chimici. In un susseguirsi di pericoli incalzanti che li spingerà fino al Nord America, il disegno si farà chiaro e il mondo sarà a un passo dal collasso, impartito da quanto di più vitale maneggiamo: il cibo. In un momento la prospettiva cambia totalmente: il confine fra bene e male, fra scienza buona e cattiva, fra fame e sazietà. Tutto potrebbe succedere. Un thriller (alimentare), tra fondata realtà scientifica e pura invenzione letteraria.

29 maggio

BEPPE CONTI è giornalista da una cinquantina d’anni, iniziando nel 1973 alla “Gazzetta dello Sport”, corrispondente da Torino negli anni magici dello scudetto del Toro e dei fantastici duelli con la Juve. La passione per il ciclismo, praticato in gioventù, lo ha poi convinto a cambiar giornale e a vivere per “Tuttosport” le stagioni magiche legate a Moser e Saronni e alla loro storica rivalità. Opinionista e collaboratore di Rai Sport a partire dal 2010, in precedenza aveva lavorato anche per Mediaset, Telecapodistria e Tv Svizzera Italiana. Numerosi i suoi libri, almeno una trentina, quasi tutti dedicati allo sport della bicicletta grazie ai quali ha vinto il premio Coni, il premio Vincenzo Torriani, il premio Bruno Raschi e tanti altri piacevoli riconoscimenti. Il giallo del Tour (Minerva) Trionfi e tragedie, le imprese storiche, i retroscena, segreti, misteri e misfatti dei leggendari protagonisti del Tour de France, la corsa più importante del mondo, dal 1903 ai giorni nostri. Il primo vincitore era valdostano, Maurice Garin, uno spazzacamino che rinnegò l’Italia per la Francia. Un secolo fa il primo vincitore italiano, Ottavio Bottecchia, nel 1924 e nel ’25. Poi nel ’27 la sua morte misteriosa sulle strade friulane. Il Tour entrò nella leggenda nel 1930 quando gli organizzatori crearono le squadre nazionali, una formula che esaltò le imprese e i trionfi di Coppi e Bartali in maglia tricolore diretti da Alfredo Binda. Il fascismo impedì a Bartali di vincere nel ’37. La verità sulla telefonata a Bartali nei giorni dell’attentato a Togliatti nel luglio ’48. La vera storia del passaggio della borraccia fra Gino e Fausto. I misteri e il giallo del ritiro della nostra nazionale nel ’50 mentre stava dominando il campo. L’impresa di Nencini e la tragedia di Rivière finito nel burrone per seguire il campione toscano in discesa. I duelli incandescenti fra Anquetil e Poulidor, la morte di Simpson sul Ventoux, il trionfo inatteso e magico di Gimondi. Le imprese folli di Merckx e le nostre sconfitte. L’irresistibile Hinault, Chiappucci e Bugno battuti da Indurain, stranamente favorito dalle lunghe crono. La tragedia di Casartelli scendendo dai Pirenei. La leggenda di Pantani, che salvò il Tour dagli intrighi del doping, ultimo campione ad aggiudicarsi nella stessa estate prima il Giro e poi la corsa a tappe francese. Le frodi di Armstrong, l’arrivo dei britannici. L’ultimo nostro grande trionfo con Vincenzo Nibali, sino ai duelli fra Pogacar e Vingegaard.