Ho sempre avuto stima per chi in politica è capace di usare l’ironia anche se dura e pungente. Quando però, scade nel ridicolo, o peggio nel grottesco, si commettono clamorosi autogol. In questi giorni per attaccare alcune mie dichiarazioni video - Libera (o meglio il contenitore che ricorda il vecchio slogan RAI: di tutto, di più) tira in ballo nientepopodimeno che Pablo Escobar. Sì, proprio lui, il “Re della Cocaina” il criminale colombiano, uno dei più noti e ricchi trafficanti di cocaina e marijuana della storia, introducendo nel dibattito politico, per delegittimare un avversario, un Signore della Morte è oltremodo avvilente. Un paragone ardito su cui che - per decenza - non commento ulteriormente. Mi limito a segnalare solo quanto abbiano “toppato” gli strateghi della Comunicazione di Libera, o meglio del contenitore dove ci sta Ciacci che ha aperto la crisi e la Zavoli che è stata la più grande sostenitrice del governo uscente; ma tant’è. Per Libera io sarò anche un nostalgico dei tempi andati. Nostalgici non saranno sicuramente i sammarinesi che il prossimo 8 dicembre non archivieranno l’esperienza dei Adesso.sm relegandola al ruolo di minoranza. Esperienza di cui Libera è, platealmente, espressione di continuità.
Alessandro Mancini
Noi Per la Repubblica