Le Foibe sono profonde fenditure nella roccia in cui vennero gettati migliaia di italiani alla fine e subito dopo la Seconda Guerra Mondiale. Eccidi che furono per lo più compiuti dall'Armata popolare di liberazione della Jugoslavia di Tito fiancheggiata però anche da alcuni partigiani italiani. Una pagina drammatica di storia su cui si scontrano ancora tesi storico-politiche contrapposte. “Questa tragedia - affermano i Capi di Stato - determinata dall’odio di uomini nei confronti di altri uomini, per ragioni legate all’appartenenza non deve restare sotto silenzio e il sacrificio di tanti perseguitati innocenti”.
“Soffermarsi a riflettere - proseguono i Capitani Reggenti - su questo momento celebrativo, significa quindi esprimere vicinanza verso chi ha percorso un cammino di sopruso e di umiliazione fino alla morte ed è un dovere morale che è, insieme, un atto di omaggio verso le vittime di tanta barbarie”.
La Reggenza conclude il messaggio riaffermando l’impegno affinché il rispetto della dignità e del valore della persona siano condizione fondamentale per guidare le nostre coscienze e perché cessino gli atti di violenza e di persecuzione purtroppo ancora consumati a danno di popoli innocenti.
Luca Salvatori
“Soffermarsi a riflettere - proseguono i Capitani Reggenti - su questo momento celebrativo, significa quindi esprimere vicinanza verso chi ha percorso un cammino di sopruso e di umiliazione fino alla morte ed è un dovere morale che è, insieme, un atto di omaggio verso le vittime di tanta barbarie”.
La Reggenza conclude il messaggio riaffermando l’impegno affinché il rispetto della dignità e del valore della persona siano condizione fondamentale per guidare le nostre coscienze e perché cessino gli atti di violenza e di persecuzione purtroppo ancora consumati a danno di popoli innocenti.
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