Nel pieno della Seconda rivoluzione industriale (1870-1920) e a sette anni dalla presentazione della prima automobile con motore a scoppio, la storica Patent Motorwagen di Karl Benz, a Parigi si avvertì la necessità di regolare la crescente circolazione di veicoli a motore.
Fu così che, il 14 agosto del 1893, l'amministrazione comunale parigina emanò un'ordinanza di polizia, con cui si rendeva obbligatorio, per tutte le vetture pubbliche, l'utilizzo di una targa di riconoscimento. Si trattava di una placca in metallo, con numeri bianchi su sfondo nero.
Tre anni dopo vennero adottate anche in Germania, mentre nel 1898 l'Olanda fu il primo paese ad introdurre una targa nazionale.
In Italia le prime targhe veicolari furono previste con il Regio Decreto 16 dicembre 1897 n. 540 che introduceva l'obbligo di dotare i velocipedi di una targa comunale.
Con il Regio Decreto del 28 agosto 1901 n. 416 viene promulgato il primo Regolamento per la circolazione delle vetture automobili sulle strade ordinarie, il cui articolo 91 dispone l'obbligatorietà di dotare tutte le vetture circolanti di apposita targa fissa, su concessione della locale prefettura.
Dal 1º gennaio 1948 a maggio 1951, dopo l'entrata in vigore della Costituzione, nelle targhe sia anteriori sia posteriori compare l'emblema della Repubblica Italiana, ossia una stella a cinque punte all'interno di una ghirlanda e con al centro le lettere "RI". Le targhe automobilistiche nell'Unione europea, ovvero le targhe automobilistiche degli stati membri dell'Unione europea, sono basate su un formato comune.
La personalizzazione della targa è ammessa in alcuni paesi, negli Stati Uniti d'America e anche a San Marino, a condizione che non contenga messaggi blasfemi e osceni.
Fu così che, il 14 agosto del 1893, l'amministrazione comunale parigina emanò un'ordinanza di polizia, con cui si rendeva obbligatorio, per tutte le vetture pubbliche, l'utilizzo di una targa di riconoscimento. Si trattava di una placca in metallo, con numeri bianchi su sfondo nero.
Tre anni dopo vennero adottate anche in Germania, mentre nel 1898 l'Olanda fu il primo paese ad introdurre una targa nazionale.
In Italia le prime targhe veicolari furono previste con il Regio Decreto 16 dicembre 1897 n. 540 che introduceva l'obbligo di dotare i velocipedi di una targa comunale.
Con il Regio Decreto del 28 agosto 1901 n. 416 viene promulgato il primo Regolamento per la circolazione delle vetture automobili sulle strade ordinarie, il cui articolo 91 dispone l'obbligatorietà di dotare tutte le vetture circolanti di apposita targa fissa, su concessione della locale prefettura.
Dal 1º gennaio 1948 a maggio 1951, dopo l'entrata in vigore della Costituzione, nelle targhe sia anteriori sia posteriori compare l'emblema della Repubblica Italiana, ossia una stella a cinque punte all'interno di una ghirlanda e con al centro le lettere "RI". Le targhe automobilistiche nell'Unione europea, ovvero le targhe automobilistiche degli stati membri dell'Unione europea, sono basate su un formato comune.
La personalizzazione della targa è ammessa in alcuni paesi, negli Stati Uniti d'America e anche a San Marino, a condizione che non contenga messaggi blasfemi e osceni.
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