l 15 luglio 1997 il mondo della moda vive una giornata di choc e dolore: Gianni Versace viene ucciso sulle scale di Casa Casuarina, la sua villa di Miami. Sono le 9.03 del mattino, è il primo pomeriggio in Italia. Lo stilista è solo, è appena tornato dal giro mattutino sulla Ocean Drive. Quella mattina, Gianni Versace non fa in tempo a spingere la cancellata di ferro battuto: un uomo in shorts neri e maglietta bianca, che si scoprirà essere Andrew Phillip Cunanan, 28 anni, apparentemente prostituto gay, ex modello e ricercato per altri tre omicidi, gli si avvicina sparandogli a freddo due colpi alla nuca senza un apparente perché: lo stilista crolla a terra lasciando una scia di sangue sulle scale. Versace ha 50 anni.
La corsa, quindi, al Jackson Memorial Hospital per una inutile rianimazione, e poi l’inizio di una estesa caccia all’uomo in tutti gli Stati Uniti: una settimana dopo, il 23 luglio, il killer verrà ritrovato suicida a Miami in una house boat.
Vent’anni dopo il movente resta ancora fumoso.
La corsa, quindi, al Jackson Memorial Hospital per una inutile rianimazione, e poi l’inizio di una estesa caccia all’uomo in tutti gli Stati Uniti: una settimana dopo, il 23 luglio, il killer verrà ritrovato suicida a Miami in una house boat.
Vent’anni dopo il movente resta ancora fumoso.
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