La crisi dei missili di Cuba fu un confronto tra USA e URSS in merito al dispiegamento di missili balistici sovietici sull'isola caraibica in risposta a quelli statunitensi schierati in Italia e Turchia. Il 15 ottobre del 1962 un aereo spia americano U2 fotografò le prove che l’Unione Sovietica stava costruendo a Cuba delle basi per lanciare missili nucleari in grado di colpire gli Stati Uniti. Quel giorno cominciò la più grave crisi dall’inizio della guerra fredda: per tredicigiorni Urss e Usa si fronteggiarono, arrivando più volte vicini alla guerra. La crisi terminò il 28 ottobre, quando l’Unione Sovietica accettò pubblicamente di smantellare le basi a Cuba e gli Stati Uniti accettarono, in segreto, di smantellare i loro missili nucleari in Italia e Turchia.
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