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18 gennaio 2017: la tragedia di Rigopiano

18 gen 2018
I soccorsi scavano senza sosta
I soccorsi scavano senza sosta
Alle 10.25 del 18 gennaio 2017 arriva la prima scossa di terremoto, di magnitudo 5.1, con epicentro nell'Aquilano. Intanto sta continuando a nevicare da giorni e in molte località manca la corrente. Alle 7 la Provincia era stata informata che per raggiungere l'hotel Rigopiano a Farindola - un resort con spa a 1200 metri sul Gran Sasso - è necessaria una turbina.

A quell'ora del mattino, al Rigopiano c'erano 40 persone: 28 ospiti, di cui 4 bambini, e 12 dipendenti, compresi il titolare Roberto Del Rosso e il rifugiato senegalese Faye Dane, che lavorava lì. Alle 15 gli ospiti sono pronti per andare via: hanno pagato il conto, preparato i bagagli e sono nella hall. Sono preoccupati per le scosse e la forte nevicata, attendono il mezzo che possa aprire la strada, ma l'arrivo dello spazzaneve viene posticipato alle 19.

All'improvviso la valanga che travolge l'albergo. Alle 17.40 la drammatica telefonata di Giampiero Parete, uno dei due scampati da subito, al suo datore Quintino Marcella: "È caduto l'albergo”. Inizia così l'odissea dei soccorsi, arrivati dopo 20 ore dalla tragedia. Si scava senza sosta, giorno e notte, in condizioni proibitive. Al termine delle ricerche, che a più riprese hanno riacceso le speranze grazie al ritrovamento di più persone, il bilancio ufficiale è di 29 vittime e 11 sopravvissuti.

fm

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