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2 Giugno. In bocca al lupo, Italia

2 giu 2018
2 Giugno. In bocca al lupo, Italia
Così, dopo avere rischiato una gestazione da elefantesse - venti mesi che per una elefantessa e relativo coniuge sono la regola ma per la politica italiana mica tanto - nasce il nuovo Governo con la strana coppia Di Maio - Salvini vicepresidenti e il Prof. Conte alla guida.
I mercati che dall'Italia, nel bene e nel male, si aspettano la qualsiasi, al momento sembrano reagire bene. Tutte le grandi dichiarazioni elettorali, a cominciare dall'euro, sono state attenuate perché una cosa è la campagna elettorale e una cosa è governare. Chi è in mare naviga, chi è a terra critica, si dice da sempre nei porti di tutto il mondo, e sicuramente governare la barca dal tavolino del bar è più facile che tenendo in mano il timone quando c'è burrasca.
È un Governo strano e sarebbe difficile capire dove può arrivare, quanto può durare, cosa può costare e dall'altro lato cosa può portare. Ci sono ministri che oggettivamente danno fiducia. Agli Esteri o all'Ambiente, per fare due tra i molti esempi che si possono fare, ci sono persone di esperienza con solidi percorsi.
La Farnesina, questa Farnesina, ad esempio non si farà certo condizionare da atteggiamenti anti-europeisti di facciata che costerebbero cari. L'Ambiente, terreno di elezione delle ecomafie, è in mano a un generale dei Carabinieri che si è battuto duramente nella vicenda della terra dei fuochi e, cosa non del tutto scontata, ne è uscito vivo.
Insomma un in bocca al lupo a tutti ci sta, un in bocca al lupo pieno di curiosità anche perché a memoria di chi qui scrive - che sicuramente conosce poco il Titano ma i sassi di Roma li conosce tutti uno per uno - non si era mai vista una cosa del genere nei Palazzi romani.
Sarà Terza Repubblica? Fiscalità, lotta alla burocrazia, promozione del turismo e della qualità della vita, scuola e formazione, sono tutti temi su cui Conte e compagni dovranno intervenire, se realmente si vuole modificare qualcosa. Sono peraltro temi che anche all'ombra del Titano devono essere al centro delle riforme quindi niente di nuovo o di straordinario sotto il sole.
Si vedrà e comunque il ruolo giocato dal Quirinale e da Carlo Cottarelli - l'unico Presidente incaricato a meritarsi l'applauso dei giornalisti davanti ai corazzieri - restano figure di riferimento sia come persone che come comportamenti istituzionali esemplari.

cr

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