Nemmeno Valentino Rossi c'era riuscito. Ad essere Campione del mondo al primo anno in 250 ce l'ha invece fatta Manuel Poggiali. Un titolo sofferto, arrivato nell’ultima gara del mondiale a Valencia. Era il 2 novembre 2003. A San Marino è stata festa grande. Chiesanuova era una bolgia: bandiere onnipresenti e clacson impazziti.
Manuel aveva già vinto, nel 2001 con la Derbi, in 125. Poi il bis nella quarto di litro con una Aprilia. E due corone raggiunte insieme agli uomini che avevano accompagnato Vale nelle stesse imprese: Giampiero Sacchi nella cilindrata minima e Rossano Brazzi in 250.
"È davvero un'emozione incredibile - aveva raccontato Poggiali appena sceso dalla sua moto -. Sono stati giorni durissimi, questi di Valencia, ma ringrazio la Clinica Mobile che mi ha rimesso in sesto dopo una delle settimane più tormentate della mia vita: ho avuto l'influenza con problemi allo stomaco e febbre”. Poi la dedica più bella e commovente: “Questa vittoria, però, la dedico a mio padre Claudio. Che purtroppo non c'è più". L'uomo che l'ha incoraggiato a sostenuto nel suo sogno a due ruote e scomparso improvvisamente nel '99.
Manuel aveva già vinto, nel 2001 con la Derbi, in 125. Poi il bis nella quarto di litro con una Aprilia. E due corone raggiunte insieme agli uomini che avevano accompagnato Vale nelle stesse imprese: Giampiero Sacchi nella cilindrata minima e Rossano Brazzi in 250.
"È davvero un'emozione incredibile - aveva raccontato Poggiali appena sceso dalla sua moto -. Sono stati giorni durissimi, questi di Valencia, ma ringrazio la Clinica Mobile che mi ha rimesso in sesto dopo una delle settimane più tormentate della mia vita: ho avuto l'influenza con problemi allo stomaco e febbre”. Poi la dedica più bella e commovente: “Questa vittoria, però, la dedico a mio padre Claudio. Che purtroppo non c'è più". L'uomo che l'ha incoraggiato a sostenuto nel suo sogno a due ruote e scomparso improvvisamente nel '99.
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