Il 22 gennaio 1984 al Tampa Stadium, Florida, i Washington Redskins affrontano i Los Angeles Raiders per l’assegnazione del Super Bowl XVIII. Durante un timeout del terzo tempo la linea passa alla pubblicità. Sui maxi schermo il pubblico assiste alla trasmissione di uno spot, diretto da Ridley Scott, ispirato al noto romanzo di George Orwell.
«Il 24 gennaio Apple Computer lancerà Macintosh. E capirete perché il 1984, non sarà come “1984”»
E due giorni più tardi, il 24 gennaio, il 28enne Steve Jobs lanciò sul mercato il primo modello del suo Mac, un’evoluzione dello storico Apple II datato 1977. Il Macintosh 128K fu il primo personal computer immesso sul mercato a proporre, di default, un’interfaccia utente di tipo grafico ed un mouse. Jobs, supportato da talentuosi programmatori come Jef Raskin, comprese che i computer non sarebbero più stati strumenti appannaggio delle grandi aziende e degli esperti, ma oggetti davvero “personali”.
«Il 24 gennaio Apple Computer lancerà Macintosh. E capirete perché il 1984, non sarà come “1984”»
E due giorni più tardi, il 24 gennaio, il 28enne Steve Jobs lanciò sul mercato il primo modello del suo Mac, un’evoluzione dello storico Apple II datato 1977. Il Macintosh 128K fu il primo personal computer immesso sul mercato a proporre, di default, un’interfaccia utente di tipo grafico ed un mouse. Jobs, supportato da talentuosi programmatori come Jef Raskin, comprese che i computer non sarebbero più stati strumenti appannaggio delle grandi aziende e degli esperti, ma oggetti davvero “personali”.
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