Il fascismo sammarinese nacque nel 1922 con la fondazione del partito da parte di un gruppo di persone riunite a Serravalle. Il primo segretario generale fu Gino Gozi, in seguito il Comm. Manlio Gozi.
Nel 1923 fu sciolto il Consiglio Grande e Generale trasformato in Consiglio Principe e Sovrano. Furono indette nuove elezioni che videro la presentazione di un'unica lista (simile al cosiddetto Listone italiano) con una maggioranza di fascisti.
Tramite il lavoro diplomatico di Giuliano Gozi, segretario di Stato per gli affari esteri e interni, presso Benito Mussolini, partirono i progetti per la ferrovia Rimini-San Marino, successivamente distrutta nel 1944, e fu stipulata la Convenzione di amicizia e buon vicinato con l'Italia nel 1939, tuttora vigente.
Il 28 luglio 1943, poco dopo la caduta di Mussolini, il Partito Fascista Sammarinese si scioglie e vengono convocate nuove elezioni.
Nel 1923 fu sciolto il Consiglio Grande e Generale trasformato in Consiglio Principe e Sovrano. Furono indette nuove elezioni che videro la presentazione di un'unica lista (simile al cosiddetto Listone italiano) con una maggioranza di fascisti.
Tramite il lavoro diplomatico di Giuliano Gozi, segretario di Stato per gli affari esteri e interni, presso Benito Mussolini, partirono i progetti per la ferrovia Rimini-San Marino, successivamente distrutta nel 1944, e fu stipulata la Convenzione di amicizia e buon vicinato con l'Italia nel 1939, tuttora vigente.
Il 28 luglio 1943, poco dopo la caduta di Mussolini, il Partito Fascista Sammarinese si scioglie e vengono convocate nuove elezioni.
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