Il Teatro alla Scala (per tutti semplicemente La Scala) è nato da un incendio. Fino al 26 febbraio del 1776, il teatro dei milanesi era il Regio Ducale, che si trovava più o meno dove oggi è Palazzo Reale. Quando fu distrutto, l’imperatrice Maria Teresa d’Austria decise di farne edificare uno nuovo sull’area della chiesa trecentesca di Santa Maria della Scala (così chiamata in onore di Regina della Scala, moglie di Bernabò Visconti). Doveva essere il più grande e la stessa Opera di Vienna venne poi costruita sul suo esempio.
Nel 1778 l’architetto Giuseppe Piermarini portò a termine il teatro, che fu inaugurato il 3 agosto con un’opera di Antonio Salieri, L’Europa riconosciuta.
Il progetto fu realizzato con il contributo dei 90 proprietari di palchi del Regio andato in fumo. All’epoca non esisteva la piazza davanti alla facciata e dato che l’area era angusta per la presenza di vecchi palazzi, Piermarini studiò il porticato ad archi per dividere il passaggio delle carrozze da quello dei pedoni.
Nel 1778 l’architetto Giuseppe Piermarini portò a termine il teatro, che fu inaugurato il 3 agosto con un’opera di Antonio Salieri, L’Europa riconosciuta.
Il progetto fu realizzato con il contributo dei 90 proprietari di palchi del Regio andato in fumo. All’epoca non esisteva la piazza davanti alla facciata e dato che l’area era angusta per la presenza di vecchi palazzi, Piermarini studiò il porticato ad archi per dividere il passaggio delle carrozze da quello dei pedoni.
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