Il 3 maggio del 1968, a Parigi, con l’occupazione dell’Università Sorbona, inizia il “maggio francese”, uno dei momenti di contestazione più forte del movimento del Sessantotto. L’occupazione della storica università parigina da parte di centinaia di studenti, che protestavano contro la riforma scolastica definita “classista”, sfociò in gravi disordini con le forze dell’ordine. I poliziotti fermano 500 universitari.
Da quella scintilla, con le prime proteste studentesche (in realtà erano iniziate a marzo, ma fu a maggio che assunsero dimensioni più importanti), sarebbe esploso quello che storicamente è ricordato come il “maggio francese”. Un mese di proteste che presto coinvolse anche gli operai, con scioperi generali ad oltranza, manifestazioni enormi in tutto il paese, occupazioni di fabbriche. In certi momenti il maggio francese assunse le caratteristiche di una sollevazione popolare. Un periodo considerato uno dei momenti più importanti del Sessantotto, un anno che vide lo scoppio in mezzo pianeta di movimenti giovanili di protesta che lasciarono un’impronta molto forte nella società.
Da quella scintilla, con le prime proteste studentesche (in realtà erano iniziate a marzo, ma fu a maggio che assunsero dimensioni più importanti), sarebbe esploso quello che storicamente è ricordato come il “maggio francese”. Un mese di proteste che presto coinvolse anche gli operai, con scioperi generali ad oltranza, manifestazioni enormi in tutto il paese, occupazioni di fabbriche. In certi momenti il maggio francese assunse le caratteristiche di una sollevazione popolare. Un periodo considerato uno dei momenti più importanti del Sessantotto, un anno che vide lo scoppio in mezzo pianeta di movimenti giovanili di protesta che lasciarono un’impronta molto forte nella società.
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